
Nel controricorso, il Comune di Napoli ha obiettato che il requisito della «imprevedibilità» del disservizio era evidente dato che «l'intera materia e le connesse competenze decisionali erano in capo al commissario straordinario, articolazione della presidenza del Consiglio dei ministri, e che il Comune di Napoli certamente non avrebbe potuto prevedere che gli impianti di raccolta Rsu, di competenza del commissario straordinario, si sarebbero saturati a causa del mancato completamento del ciclo di lavorazione dei rifiuti alla termovalorizzazione».
Ad avviso della Cassazione, «la tesi non è convincente perchè incentrata su un requisito, quello di 'non prevedibilità' e 'non prevenibilità' dell'evento costituito dalla protratta disfunzione, estraneo alle fattispecie che danno titolo alla riduzione della tassa». «Tanto più che - rileva il verdetto - la Tarsu viene introitata, pur in regime di commissariamento del servizio, dall'amministrazione comunale». Ora la commissione tributaria rivedrà il 'nò alla mini-Tarsi.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 27 Settembre 2017, 19:03
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Profilo Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout