Disturbi alimentari, i fondi per il contrasto a bulimia e anoressia tornano dopo le polemiche: 10 milioni con il Milleproroghe

Le nuove risorse nel Milleproroghe dopo le pressioni dei centri di cura sul governo

Disturbi alimentari, i fondi per il contrasto a bulimia e anoressia tornano dopo le polemiche: 10 milioni con il Milleproroghe

di Alessandra Severini

Il governo risponde alle famiglie che combattono ogni giorno la battaglia contro i disturbi alimentari. Durante il question time alla Camera il ministro della Salute Orazio Schillaci ha annunciato il rifinanziamento, attraverso un emendamento al decreto Milleproroghe, del fondo straordinario per il contrasto ai disturbi della nutrizione con una dotazione di 10 milioni per il 2024.

Con questo annuncio il governo tenta di rispondere alle proteste delle 40 associazioni dei familiari dei pazienti che nei giorni scorsi avevano mostrato la loro preoccupazione per l'azzeramento del Fondo denunciando il rischio di chiusura per i centri per la cura. Rimane comunque l’attesa per l’aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza. Con l'entrata in vigore del nuovo nomenclatore, programmata per il primo aprile, ha assicurato il ministro, «gli assistiti potranno accedere a 16 nuove prestazioni di specialistica ambulatoriale e nell'ambito della proposta di aggiornamento dei Lea, la commissione ha rilevato l'importanza di introdurre ulteriori 16 prestazioni di assistenza ambulatoriale da concedere in esenzione per il monitoraggio e la prevenzione di complicanze collegate, che sommate alle precedenti diventeranno 32».

Le parole del ministro non hanno ridotto l’allarme, tanto che rimane confermata la mobilitazione nazionale in programma domani del Movimento lilla, delle associazioni e degli studenti.

Il Pd attacca: «Dieci milioni non bastano per curare i 4 milioni di malati. Il ministro di fatto blocca l'unica strada da percorrere ovvero quella di inserire i disturbi alimentari in un capitolo autonomo dei Lea, con budget specifico e assicurare obbligo di cura in tutte le regioni».

Anche se non ci sono stime precise si calcola che siano circa 3,5 milioni in Italia le persone che soffrono di questi disturbi, circa il 5% della popolazione. Più di 2 milioni sono giovani sotto i 25 anni. Malattie come anoressia, bulimia, binge eating che portano anche alla morte. Secondo la Fondazione Fiocchetto Lilla «sono circa 4mila le morti ogni anno per la mancanza di cure nel trattamento delle malattie del comportamento alimentare». Ad ammalarsi sono sempre più anche gli uomini e scende in modo impressionante l’età: «Parliamo spesso di bambini - osserva Maruska Albertazzi, attivista dell'associazione Mi Nutro di Vita - circa il 20% delle diagnosi sono sotto i 14 anni, il 10% sotto i 12 anni».

riproduzione riservata ®


Ultimo aggiornamento: Venerdì 26 Gennaio 2024, 19:38
© RIPRODUZIONE RISERVATA