Anoressia, killer nascosto

Anoressia, killer nascosto

di Maddalena Messeri

C’è qualcosa che uccide le donne più dei femminicidi e si chiama anoressia. Solo qualche giorno fa si è spenta a 34 anni Emanuela Perinetti e la notizia è rimbalzata ovunque. «Non sapremo mai le ombre che hanno creato un disagio così grande che non abbiamo saputo e potuto contrastare» ha commentato il padre. Ma davvero, come si può morire così? Purtroppo i disturbi alimentari sono sempre più diffusi e fomentati quotidianamente da modelli di riferimento irraggiungibili: la bellezza è magra, come le modelle, come le attrici, come le influencers. In pochissimi si oppongono a questa narrazione proponendo donne vere, gli unici che lo fanno addirittura vanno all’opposto con la cosiddetta moda “curvy”, ma non è sano neanche quello.

In Italia 3 milioni di persone soffrono di disturbi del comportamento alimentare: il 90% sono donne. Nel frattempo gli accessi negli ospedali pediatrici raddoppiano e tante bambine già a 8 anni si trovano a dover combattere mostri come anoressia, bulimia e binge eating. Ad aggravare la situazione c’è internet con video, tutorial e articoli che inneggiano alla magrezza estrema. L’ultima moda arriva da TikTok e si chiama “Girl dinner” - “la cena delle ragazze”: piatti miseri con crackers, tonno in scatola, al massimo delle zuppette pronte. Niente di più sbagliato. Quindi genitori occhio al cellulare. Nella solitudine di una cameretta questi contenuti pericolosi possono fare molta presa, come abbiamo visto purtroppo a tutte le età.

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Ultimo aggiornamento: Lunedì 4 Dicembre 2023, 06:57
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