Denise Pipitone, il caso dell'uscita di Anna Corona dal lavoro: l'orario falsificato da una collega?

Denise, il caso dell'uscita di Anna Corona dal lavoro: l'orario falsificato da una collega?

Denise Pipitone, a 'Chi l'ha visto?' il giallo nel giallo. Il 1° settembre 2004, quando la piccola sparì nel nulla, Anna Corona si trovava al lavoro, nell'albergo Ruggero II. Entrata alle 7.30 e uscita alle 15.30, l'ex moglie di Pietro Pulizzi, il papà di Denise, avrebbe un alibi di ferro nel caso della scomparsa.

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Giacomo Frazzitta, l'avvocato di Piera Maggio, ha però affidato una perizia ad una grafologa forense di Venezia per accertare la paternità della firma sul registro delle presenze dell'hotel, il posto di lavoro di Anna Corona. La donna ha sempre sostenuto di essere stata al lavoro nei minuti in cui era scomparsa Denise (poco prima di mezzogiorno) e l'orario di uscita, le 15.30, lo confermerebbe. Una sua collega, Francesca Adamo, già ascoltata più volte in passato dagli inquirenti, aveva affermato di essere uscita insieme ad Anna Corona proprio nel pomeriggio, aggiungendo l'orario anche per lei. La calligrafia dell'orario 15.30, d'altronde, sembra essere lo stessa sia per Francesca Adamo che per Anna Corona.

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Francesca Adamo, nei giorni scorsi, a La Vita in diretta aveva spiegato anche che, intorno all'ora di pranzo, Anna Corona era stata raggiunta in hotel dalle due figli, tra cui Jessica Pulizzi (l'unica processata e poi assolta dall'accusa di sequestro di persona, ndr). Le due ragazze sarebbero giunte in motorino, raggiungendo a bordo del mezzo il garage dell'hotel, a cui si accede percorrendo una curva in discesa. Nel corso delle varie udienze, le testimonianze degli altri dipendenti dell'hotel avevano fatto capire che era piuttosto improbabile che Anna Corona potesse allontanarsi dal luogo di lavoro senza passare, obbligatoriamente, dalla reception.

E in quel caso, la donna avrebbe dovuto firmare e registrare l'orario di uscita solo a fine turno.

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L'accesso al garage, tuttavia, era riservato solo ai clienti dell'hotel e occorreva chiedere l'apertura del cancello alla reception. Il maresciallo dei carabinieri che si occupò delle prime indagini nel 2004, Francesco Lombardo, a 'Chi l'ha visto?' ha però spiegato: «Ho perlustrato tutto l'albergo, la reception non è l'unico punto da cui è possibile uscire. Ci sono le scale antincendio, la porta del garage, quella della lavanderia e anche alcune camere, da cui è possibile uscire senza essere visti. E l'unica telecamera installata nell'hotel, che dà sulla porta del garage, era collegata ad un monitor nella reception ma non registrava alcuna immagine».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 3 Giugno 2021, 12:03
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