Davide Rebellin, sarà estradato il camionista tedesco che lo travolse e uccise. Inchiodato dalle telecamere: «Puliva le tracce con la saliva»

Il camionista tedesco Wolfgang Rieke che ha travolto e ucciso sarà estradato nel nostro paese per essere giudicato di omicidio e omissione di soccorso

Davide Rebellin, sarà estradato il camionista tedesco che lo travolse e uccise. Inchiodato dalle telecamere: «Puliva le tracce con la saliva»

di Redazione web

Il camionista tedesco Wolfgang Rieke che ha travolto e ucciso Davide Rebellin, il ciclista italiano, lo scorso 30 novembre, sarà estradato in Italia. A deciderlo il tribunale di Hamm che ha dato il via libera alla richiesta della Procura di Vicenza. L'incidente mortale si verificò lo scorso autunno a Montebello Vicentino, in provincia di Vicenza, dove il campione veneto morì a causa dei gravi traumi subiti nello schiacchiamento che provocarono gravissime lesioni interne.

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Vuole collaborare

A giugno Rieke fu arrestato in Germania, in esecuzione del mandato di arresto europeo con la duplice accusa di omicidio stradale e omissione di soccorso. «È disponibile a collaborare con le autorità  e non ha alcuna intenzione di sottrarsi al procedimento giudiziario: rispettiamo le decisioni dei magistrati ma in questi otto mesi Rieke è sempre rimasto a casa, in Germania, e non fa neppure più il camionista» le parole del suo legale difensore, riportate da il Corriere della Sera. Ma ora spetta ad entrambi i ministeri, quello italiano e tedesco, di occuparsi del trasferimento di Rieke dalla Germania a Vicenza.

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Prove da cancellare

Il giorno dell'incidente Rieke, alla guida del tir, non avrebbe inserito la freccia che avrebbe attivato la telecamera esterna ed il monitor sul mezzo, permettendogli di vedere il ciclista.

Un filmato ripreso da telecamere di un ristorante sul luogo dell'incidente, mostrano il tedesco che scende dal camion e che «dopo essersi passato la mano sulla bocca, l’aveva strofinata per due volte contro il paraurti, nell’obiettivo di eliminare (con la saliva, ndr) le tracce derivanti dalla collisione con il ciclista», sostengono gli inquirenti, secondo il Corriere.

 

Fermo vicino alla salma

L'uomo sarebbe rimasto per circa 15 minuti vicino alla salma del ciclista italiano per poi fuggire, passando per strade secondarie verso la Germania in modo da evitare i controlli che nel frattempo erano stati predisposti. Una condotta che per il giudice è di un uomo «del tutto insensibile»


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 26 Luglio 2023, 08:20
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