Prima di morire manda un sms all'amante: «Se muoio è stata mia moglie». Ma lei viene assolta

Gaia Principe è stata assolta per non aver commesso il fatto. Ai giudici ha raccontato che il marito, paziente oncologico, è morto nel suo letto

Prima di morire manda un sms all'amante: «Se muoio è stata mia moglie». Ma lei viene assolta

di Redazione web

Non ha strangolato suo marito Gaia Principe, la donna accusata di aver ucciso il coniuge, Ettore Treglia nell'aprile del 2021. Ad accusarla fu un sms che l'uomo mandò all'amante poche ore prima di morire: «Se domani mi trovano morto, chiama la polizia. È stata mia moglie».

Le parole della vittima che spinsero l'amante clandestina alla denuncia e misero subito alla sbarra la donna, ora assolta dalla Corte d’Assise di Torino perché il fatto non sussiste. La donna, infatti, sul banco degli imputati ha sempre professato la sua innocenza: «Non ho ucciso mio marito. Non ho ucciso proprio nessuno».

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Pretendeva seso


«Voleva avere un rapporto sessuale e io l’avevo respinto con forza. Avevo cercato di allontanare il suo corpo dal mio. Era ubriaco, come sempre. Era ricaduto sul divano. Io sono andata a dormire e l’ho lasciato lì a guardare la televisione. Quando mi sono svegliata l’ho trovato morto», il racconto di Gaia in tribunale, dove il pm aveva chiesto l’ergastolo. La moglie della vittima aveva spiegato che la notte del 5 aprile 2021 era andata a dormire ed il mattino seguente il marito, già in gravi condizioni di salute che stava seguendo una terapia oncologica, era stato trovato morto.

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Ipotesi omicidio

La donna chiamò i soccorsi ma il medico legale non aveva trovato alcun segno di violenza sul suo corpo, stabilendone la morte naturale.

Poco prima della cremazione l'amante dell'uomo morto, proveniente dalla Puglia si è presentata ai carabinieri e ha mostrato loro i messaggi dell’uomo. I funerali furono fermati e fu disposta l’autopsia del cadavere, da cui è emerso che l’uomo fosse morto soffocato. Da lì, l'ipotesi di un omicidio.

Dichiarata innocente

Al processo, altro colpo di scena. L’esame autoptico era stato invalidato, perché la moglie della vittima al momento dell’esame non era stata ancora indagata, mentre dalle foto del cadavere il perito riferì che fosse stato aggredito e strangolato. I giudici, però, hanno creduto alla versione della moglie della vittima giudicandola innocente.


Ultimo aggiornamento: Martedì 4 Luglio 2023, 18:46
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