Chiede indennità per maternità, aspetta 28 anni per una sentenza da 3200 euro
di Angela Pederiva
VENEZIA - Rimasta incinta prima della scadenza del contratto, una bibliotecaria veronese aveva chiesto l'indennità di maternità, ma il Comune per cui lavorava e l'Istituto nazionale di previdenza sociale se ne erano rimpallati la responsabilità. Dalla vicenda era così scaturito un infinito contenzioso, che si è concluso solo dopo 28 anni, tanto che la bambina ha fatto abbondantemente in tempo a diventare una donna, prima che alla madre venisse riconosciuto il diritto a percepire il trattamento economico. A sancirlo è la sentenza, pubblicata ieri, con cui al termine di un ricorso ventennale il Tar ha ribadito il verdetto della Cassazione, che a propria volta era arrivato dopo una lunga battaglia: un clamoroso caso di giustizia-lumaca, in un Veneto che soffre di gravi arretrati e carenze nel comparto giudiziario.