Covid e viaggi all'estero, dove si può andare e dove no (in tutto il mondo). Le regole da seguire

Tutte le regole da seguire per spostarsi nel periodo di Natale

Covid e viaggi all'estero, dove si può andare e dove no (in tutto il mondo). Le regole da seguire

di Niccolò Dainelli

Con l'arrivo della variante Omicron il mondo si prepara a nuova ondata. I contagi tornano a salire ovunque, proprio nel periodo delle festività natalizie. L’emergenza Covid-19 causa molte limitazioni negli spostamenti in Italia e all'estero e la situazione è in continua evoluzione. Ecco tutte le regole da seguire per poter viaggiare e dove si potrà andare. 
 

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Quarantena di cinque giorni per chi rientri dall'estero, anche da uno Stato dell'Unione Europea, e non sia vaccinato. Tampone obbligatorio, invece, per chi si sia sottoposto all'immunizzazione con almeno due dosi. Basta effettuare anche un test rapido, la durata di validità è di 24 ore, e, in caso di negatività, è possibile circolare liberamente. È entrata in vigore l'ordinanza anti-Covid del ministro della Salute, Roberto Speranza, d'accordo con il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. Le nuove regole, scattate il 15 dicembre, saranno valide fino al 31 gennaio. Il provvedimento è stato deciso dopo l'aumento dei contagi provocato dalla variante Omicron. Il timore è che il nuovo ceppo del virus si diffonda rapidamente anche in Italia.


Secondo il DPCM 2 marzo e successive ordinanze, almeno fino al 31 gennaio 2022 sono liberamente consentiti, in base alla normativa italiana, gli spostamenti per qualsiasi ragione verso i seguenti Stati («lista A» e «lista C»):
Repubblica di San Marino e Stato della Città del Vaticano (lista A)
Andorra, Principato di Monaco.
Stati membri dell’Unione Europea: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Far Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia (incluse Guadalupa, Martinica, Guyana francese, Riunione, Mayotte; esclusi altri territori al di fuori del continente europeo), Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi i territori al di fuori del continente europeo), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (incluse isole Canarie e altri territori situati nel continente africano), Svezia, Ungheria; 
Stati parte dell’accordo di Schengen: Islanda, Liechtenstein, Norvegia (incluse isole Svalbard e Jan Mayen), Svizzera.

Discorso simile per quanto riguarda gli spostamenti verso i Paesi della lista D, ovvero: Argentina, Arabia Saudita, Australia,  Bahrein, Canada, Cile, Colombia, Emirati Arabi Uniti, Giappone, Indonesia, Israele, Kuwait, Nuova Zelanda, Perù, Qatar, Ruanda, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord (compresi Gibilterra, Isola di Man, Isole del Canale, basi britanniche nell’isola di Cipro), Repubblica di Corea,  Stati Uniti d’America,  Uruguay, Taiwan, Regioni Amministrative Speciali di Hong Kong e Macao.

Per la normativa italiana, sono consentiti tutti gli spostamenti da e per questi Paesi. Dal 16 dicembre al 31 gennaio 2022, infatti, sarà possibile raggiungere questi Paesi, ma è obbligatorio:

Compilare un formulario on-line di localizzazione (denominato anche digital Passenger Locator Form dPLF)  e presentarlo, sul proprio dispositivo mobile o in versione cartacea, al vettore al momento dell’imbarco, e a chiunque sia preposto a effettuare i controlli.
Presentare al vettore, all’atto dell’imbarco, e a chiunque sia deputato a effettuare i controlli, il Green pass COVID-19, rilasciato al completamento del ciclo vaccinale, emessa dalle autorità sanitarie competenti a seguito di vaccinazione validata dall’EMA (Agenzia Europea per i Medicinali).
Presentare al vettore, all’atto dell’imbarco, e a chiunque sia preposto a effettuare i controlli, un certificato che attesti il risultato negativo di un test molecolare o antigenico, condotto con tampone, effettuato nelle 72 ore precedenti l’ingresso in Italia (se test molecolare) o 24 ore (se test antigenico), da mostrare a chiunque sia preposto ad effettuare questa verifica. Il termine è ridotto48 ore per il test molecolare dal Regno Unito (24 per l'antigenico).

In caso di mancata presentazione del Green pass è comunque possibile entrare in Italia ma è fatto obbligo di:

Sottoporsi a test molecolare nelle 72 ore precedenti l’arrivo o test antigenico nelle 24 ore precedenti l’arrivo, condotto con tampone e risultato negativo, (termine ridotto a 48 ore per il test molecolare in ingresso dal Regno Unito).
Sottoporsi a isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria (informando la ASL competente per attivare la sorveglianza) presso l’indirizzo indicato nel dPLF, raggiungibile solo con mezzo privato, per un periodo di 5 giorni.
Effettuare un ulteriore test molecolare o antigenico, condotto con tampone, al termine dei 5 giorni di isolamento

Nella lista E, rientra tutto il resto del mondo. Ovvero tutti quei Paesi non citati precedentemente. In questo caso si applica la sospensione del traffico aereo.  

Ma per alcuni di questi Paesi esiste un'eccezione che permette di viaggiare nonostante facenti parte della lista E. Si tratta dei «Corridoi turistici Covid-free» ovvero tutti gli itinerari in partenza e in arrivo sul territorio nazionale, finalizzati a consentire la realizzazione di viaggi turistici controllati, compresa la permanenza presso strutture ricettive selezionate, secondo specifiche misure di sicurezza sanitaria idonee a garantire il rispetto dei protocolli contenuti nel documento. Sono i viaggi organizzati e gestiti da operatori turistici, i quali sono anche chiamati ad assicurare il rispetto delle misure di sicurezza contenute nel documento. Se il viaggio che si intende effettuare non rientra nella tipologia di «Corridoio turistico Covid-free», continuano ad applicarsi le regole previste per i Paesi dell'Elenco E (divieto di spostamento per motivi turistici, obbligo di sorveglianza sanitaria e isolamento al rientro in Italia). 

I «Corridoi turistici Covid-free» sono operativi verso: Aruba, Maldive, Mauritius, Seychelles, Repubblica Dominicana, Egitto (limitatamente alle zone turistiche di Sharm El Sheikh e Marsa Alam). Sono autorizzati a spostarsi, a fini turistici, verso i Paesi indicati, esclusivamente i viaggiatori muniti di: certificazione che attesti il completamento del ciclo vaccinale (Green pass) o, in alternativa certificazione di avvenuta guarigione.

Il viaggiatore dotato di certificato vaccinale o di guarigione, in partenza dal territorio nazionale per un soggiorno all’estero nell’ambito di un corridoio turistico Covid-free, deve:

- sottoporsi a un test molecolare o antigenico condotto con tampone e risultato negativo, nelle 48 ore precedenti la partenza;
- se la permanenza all’estero supera i 7 giorni, sottoporsi a ulteriore test molecolare o antigenico in loco;
prima di rientrare in Italia, nelle 48 ore precedenti l’imbarco, è necessario sottoporsi a un test molecolare o antigenico, condotto con tampone e risultato negativo;
- all’arrivo in aeroporto in Italia, è necessario sottoporsi a ulteriore test molecolare o antigenico, con risultato negativo.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 17 Dicembre 2021, 15:38
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