L'allarme dei tassisti: «Siamo senza reddito e a rischio contagio». I Sindacati: «Categoria allo stremo»

L'allarme dei tassisti: «Siamo senza reddito e a rischio contagio». I Sindacati: «Categoria allo stremo»

di Mario Landi
I tassisti, «categoria senza reddito da quasi due mesi», sono delusi dalla Fase 2 e soprattutto temono per la loro salute e quella delle loro famiglie. «Troviamo inaccettabile che si sia deciso di consentire a un passeggero privo di qualsiasi Dispositivo di Protezione Individuale, di poter accedere al servizio, disinteressandosi di quanto possa essere esposto a una potenziale minaccia di eventuale contagio l'autista e i passeggeri che potrebbero salire successivamente», spiegano unite le sigle Ugl Taxi, Federtaxi Cisal, Tam, Satam, Claai, Unimpresa, Ati taxi ed Associazione Tutela Legale Taxi.

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Nel decreto, sulla parte riguardante il servizio pubblico non di linea, si legge che «va innanzitutto evitato che il passeggero occupi il posto disponibile vicino al conducente. Sui sedili posteriori, al fine di rispettare le distanze di sicurezza, non potranno essere trasportati, distanziati quanto più possibile, più di due passeggeri qualora muniti di mascherine. In mancanza, potrà essere trasportato un solo passeggero». E ancora, il conducente dovrà indossare la mascherina. «Se sale una persona positiva - spiega un tassista - anche se io indosso la mascherina sono fortemente a rischio perché comunque l'abitacolo è piccolo e tra lo scambio di denaro o quello di bagagli il contatto è inevitabile. Chiediamo che tutti gli utenti indossino la mascherina quando salgono sul taxi, indipendentemente da quanti sono».


La confusione regna sovrana anche sul numero massimo di passeggeri che possono essere trasportati, «nonostante le numerose indicazioni fornite con puntualità dalle nostre strutture agli organi competenti. In un periodo nel quale a causa delle limitazioni imposte al trasporto pubblico collettivo vi sarà sicuramente la necessità di utilizzare al meglio le vetture del comparto taxi per facilitare gli spostamenti, non ascoltando le nostre segnalazioni si è decisamente combinato un bel pasticcio».
Ultimo aggiornamento: Martedì 28 Aprile 2020, 09:46
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