Coronavirus, gente in fila per slot e 'gratta e vinci': i sindaci sospendono il gioco nelle tabaccherie

Coronavirus, gente in fila per slot e 'gratta e vinci': i sindaci sospendono il gioco nelle tabaccherie

di Silvia Natella
Continuano le polemiche sull'apertura dei tabaccai ai tempi del Coronavirus. Questo tipo di esercizio commerciale non figura tra quelli chiusi dall'ultimo decreto della presidenza del Consiglio dei ministri. Tanto è bastato a creare file di ludopatici pronti a giocare e a scommettere contravvenendo a tutte i divieti di assembramento. A conferma che ci sono ancora molte persone che continuano a uscire tranquillamente. E il vizio del gioco sicuramente non aiuta a rispettare le regole. 

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E se il governo non impone divieti, ci pensano le autorità locali a emanare provvedimenti in tal senso, soprattutto nei luoghi più colpiti dall'emergenza. «Diversi tabaccai - ha commentato il sindaco di Bergamo Giorgio Gori sui suoi canali social - ci hanno segnalato che tante persone (soprattutto anziane), nonostante i pressanti inviti a non muoversi di casa, si presentano regolarmente nei loro negozi per acquistare i famosi “grattini”,( ovvero i Gratta e Vinci e simili), o per giocare alle slot o al 10eLotto. Non è per questi “articoli” che il Decreto della Presidenza del Consiglio consente alle tabaccherie di restare aperte in queste settimane».



«Ho quindi firmato, pochi minuti fa, - aggiunge - un’ordinanza che prescrive la sospensione immediata di tutte le tipologie di gioco nelle tabaccherie. Rimanete a casa, vi ripeto, e se in queste settimane doveste perdere l’abitudine a buttare soldi nel gioco d’azzardo...t anto meglio!».

 
Ultimo aggiornamento: Domenica 15 Marzo 2020, 15:38
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