Coronavirus, il ragazzo positivo a Cortina: «Ero negativo al tampone, solo dopo i medici mi hanno detto che ci sono 14 giorni di incubazione»

Ragazzo positivo a Cortina dopo la Sardegna: «Ero negativo al tampone, solo dopo mi hanno detto che ci sono 14 giorni di incubazione»
Era risultato negativo al tampone il ragazzo di 26 anni tornato a Cortina dopo una vacanza in Sardegna. Sicuro del risultato ha abbracciato la nonna 91enne, stretto mani e continuato la sua vacanza nei luoghi intorno casa. Poi si è aggravato e ora è ricoverato nel Reparto di Malattie infettive dell’ospedale di Belluno, con una polmonite interstiziale.

Leggi anche > Coronavirus in Italia, 9 morti e 1.462 nuovi positivi con quasi 100mila tamponi. Salgono le terapie intensive

A raccontare la storia è Raffaella Troili su Il Messaggero in cui riporta la preoccupazione del giovane di poter aver infettato i suoi familiari e la gente presente al Cortina Summer Party. Intervistato racconta la sua vacanza in Sardegna: «Sono stato in vacanza nella Baia di Porto Istana, tra San Teodoro e Porto Rotondo, con un gruppo di amici. Quanti? Macché dieci, almeno 75, è una piccola baia, ci arrivano da tutta Italia, una sorta di raduno, un bel 15 per cento è positivo». Racconta di aver frequentato i locali più famosi di Porto Rotondo ammettendo che nessuno usava alcun tipo di precauzione.

Rientrando a Cortina, con il desiderio di abbracciare i suoi cari, ha fatto il test per essere sicuro di non essere asintomatico:  «La notte prima dell’esito del test l’ho passata da amici. Quando poi mi hanno avvertito che ero negativo, era il 19, ho pensato: “che bello, ora comincia la vacanza, posso andare ad abbracciare e baciare la nonna”. Ho trascorso le giornate tra gite e soste nei bar. Il 20 ho partecipato al Cortina Summer Party, dove devo dire che tutte le precauzioni erano state adottate, ma certo se sapevo di essere positivo non avrei dato la mano a nessuno, non sarei andato in giro».

Qualche giorno dopo però ha iniziato ad avere la febbre e una sua cara amica, che era stata con lui in Sardegna, lo ha chiamato per dirgli che era positivo, così ha chiamato la Asl ed è iniziata una lunga trafila burocratica fino a quando il padre non lo ha accompagnato a fare il tampone ed è risultato negativo: «mi hanno ricoverato: sono stabile ma non grave, un paziente covid asintomatico con polmonite da pneumococco». Dopo i medici gli hanno spiegato che anche con un tampone negativo il tempo di incubazione del virus è sempre di 14 giorni:  «È un’informazione vitale, la gente non lo sa, in Veneto non danno informazioni vitali: non scrivere negativo se non sono passati 14 giorni dall’ultimo contatto. Mi sarei evitato due giorni di polmonite dentro casa mettendo a rischio tutta la lista di centinaia di persone con cui sono stato a contatto».
Ultimo aggiornamento: Sabato 29 Agosto 2020, 09:54
© RIPRODUZIONE RISERVATA