Strage Brandizzo, i funerali degli operai uccisi dal treno. Commozione e rabbia: «Non si può morire così»

Tra oggi e domani verrà dato l'ultimo saluto alle cinque vittime

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di Redazione web

Questa mattina alle 11, in Duomo a Chivasso (Torino), sono state officiate le esequie di Giuseppe Anversa, 49 anni, una delle vittime della strage di Brandizzo, nel Torinese, dove cinque operai vennero travolti da un treno la notte tra il 30 e il 31 agosto scorsi, mentre erano al lavoro sui binari. Il sindaco di Chivasso ha proclamato il lutto cittadino e la stessa decisione è arrivata dalla Regione Piemonte, per tutto il territorio. Le bandiere sui palazzi regionali infatti saranno esposte a mezz'asta e c'è l'invito a tutta la cittadinanza a osservare alle 12 un minuto di silenzio. Anversa da una decina di anni si era trasferito da Chivasso a Borgo D'Ale, nel Vercellese.

Sempre questa mattina, alle 10.30, nella parrocchia del quartiere Sant'Antonino Isola, a Vercelli, si sono svolti anche i funerali Giuseppe Saverio Lombardo. Nel pomeriggio, alle 15, nel duomo di Vercelli quelli di Michael Zanera.

Domani, nel campo a fianco dell'oratorio della Chiesa di San Giovanni Evangelista, a Brandizzo l'ultimo saluto a Giuseppe Sorvillo, mentre sabato alle 9.30, in Duomo a Vercelli quello al più giovane delle vittime, Kevin Laganà, 22 anni.

La rabbia per la morte degli operai

I funerali degli operai morti a Brandizzo quasi due mesi fa. Una rosa rossa, tra i fiori bianchi, e la scritta «La tua mamma». È l'ultimo saluto di Lidia al figlio Giuseppe Aversa, 49 anni, uno dei cinque lavoratori morti nell'incidente ferroviario di Brandizzo nel Torinese, la notte tra il 30 e il 31 agosto. Chivasso oggi si è fermata per le esequie di Giuseppe, cresciuto qua in città, alle porte di Torino, ma che da dieci anni viveva a Borgo D'Ale, nel Vercellese. Davanti al duomo di Santa Maria Assunta ci sono dei palloncini azzurri e bianchi e le corone di fiori delle Ferrovie e della azienda Si.Gi.Fer., dove lavorava Aversa e i quattro suoi colleghi travolti dal treno regionale quella notte. Il feretro è arrivato in corteo, dall'ospedale. Ad attenderlo in Piazza della Repubblica un centinaio di persone, commosse.

Tra di loro anche l'assessore regionale Fabrizio Ricca e Gianluca Gavazza vicepresidente del consiglio regionale. «Sarai sempre con noi. Gli amici» si legge su un nastro. E proprio gli amici e i parenti indossano una maglietta con la foto di Giuseppe e con la frase stampata «Sempre nel cuore». Sulla manica il simbolo della Juventus, di cui il 49enne era molto tifoso, e sulle spalle la scritta «Beppe». Quando la bara, su cui è attaccato un manifesto con le foto delle altre vittime della strage, è arrivata sul sagrato c'è stato un lungo applauso.

Sono presenti il sindaci di Chivasso e Borgo D'Ale.

«Non si può morire cosi nel 2023. Prego per questi cinque ragazzi che sono morti sul posto di lavoro in un modo atroce, orribile! Sono vicino ai familiari delle vittime, chi ha sbagliato deve pagare». Così recita un manifesto posto sulla bara di Giuseppe Aversa, dove sono stampate le foto dei cinque lavoratori morti a Brandizzo. Il manifesto è firmato 'un pensionato ex dipendente Fiat'. «Il mondo del lavoro oggi è uno schifo totale - si legge ancora -. Tutto per ridurre i costi e per il Dio denaro giocano con la vita delle persone. È ora di dire basta, Non deve più succedere», conclude il manifesto.

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Il funerale di Giuseppe Lombardo

«Quello che è accaduto è una sventura che ha toccato il cuore e la vita di tutti gli italiani, e di tutte le persone a loro care. Loro continuano a volervi bene, ora sono tutti in cammino verso la luce, verso la pace». Lo ha detto don Massimo Bracchi ai funerali di Giuseppe Saverio Lombardo, 52 anni, uno dei cinque operai morti sui binari alla stazione di Brandizzo. Questa mattina davanti alla parrocchia di Sant'Antonio di Padova, nel rione Isola a Vercelli, si sono radunati i parenti della vittima insieme ai familiari di Kevin Laganà e Michael Zanera, le altre due vittime di Vercelli della strage del 30 agosto. La bara è stata accolta dal brano «Guerriero» di Marco Mengoni; all'uscita, tra gli applausi, la canzone «D'Improvviso» di Lorenzo Fragola.

 

Presenti alle esequie il sindaco Andrea Corsaro, il presidente della Provincia Davide Gilardino, il viceprefetto e il governatore del Piemonte Alberto Cirio con i rispettivi gonfaloni. «Il signore vi accompagni affinché troviate la pace e continuate a camminare - ha aggiunto il parroco nell'omelia -. La vita va avanti e un giorno li troveremo tutti davanti a quella luce». Presenti anche rappresentanze sindacali e numerosi conoscenti di Lombardo che si sono stretti attorno alla moglie della vittima, Barbara, e ai tre figli.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 28 Settembre 2023, 12:40
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