Il centauro morto per colpa del finto autovelox: per la Procura nessuna responsabilità del proprietario
Matteo aveva frenato all'improvviso proprio di fronte a quel finto autovelox, ovvero un bidone dipinto di blu e arancione messo a bordo strada dal proprietario della casa di fronte all'agriturismo Tre Cime. Per quello schianto sono due gli indagati per omicidio stradale: l'amico vicentino, il centauro 28enne L.Z. di Lonigo, che lo ha tamponato e il conducente veneziano dell'utilitaria che arrivava dalla direzione opposta. Nulla però si ravvisa, dal punto di vista penale, per Ottorino Zandegiacomo, il residente di Auronzo che aveva creato quel simulacro di autovelox. Il bidone era stato tolto prima dell'arrivo della pattuglia della polizia stradale.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 20 Agosto 2018, 16:47
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