Roma, «E' solo un'influenza»: Daniele muore a 47 anni dopo il mancato ricovero
di Giuseppe Scarpa
Invece la febbre altissima rappresentava il campanello d'allarme, una broncopolmonite che nel pomeriggio lo ha portato al decesso. In procura, dopo la denuncia dei genitori della vittima, è stato aperto un fascicolo per omicidio colposo. Oggi il magistrato affiderà al medico legale l'incarico di eseguire l'autopsia.
LA VICENDA
Questa in estrema sintesi la denuncia: Sono le 10.22 del mattino quando la moglie di un parrucchiere romano di 47 anni, Daniele, telefona al numero unico delle emergenze, il 112. L'uomo sta male, la febbre è altissima. Negli ultimi due giorni non era stato particolarmente bene ed inoltre la situazione, anziché migliorare, peggiorava.
Ad ogni modo, dieci minuti dopo la chiamata, l'ambulanza è sotto casa. I sanitari salgono nell'appartamento, ci sono la moglie, e i tre piccoli figli della coppia. Il 47enne è sdraiato a letto, si lamenta. Il medico lo visita. Tuttavia decidono di non trasportarlo in ospedale, la condizione non è così grave da giustificare il ricovero. Qualche giorno sotto le coperte, medicine, e il 47enne sarà di nuovo in forze. Questa è la ricostruzione dei parenti. Ovviamente tutta la famiglia, parrucchiere compreso, si sentono rassicurati. È solo un'influenza di stagione, insomma.
SI AGGRAVA
Passano le ore e l'uomo, invece, sta sempre peggio. La compagna allarmata decide di telefonare al medico di base. Il professionista, alle 13.20, è a casa del paziente. Il dottore esamina il 47enne e diagnostica una sospetta broncopolmonite. «Va ricoverato», sentenzia.
La moglie è di nuovo con il cellulare in mano e compone nuovamente il 112. Sono le 14,16 di pomeriggio. In casa sale la tensione, l'ambulanza non arriva. Per questo, alle 14.35, emerge dalla denuncia, viene fatto un sollecito. Una nuova telefonata. Dieci minuti dopo un'ambulanza, con un'altra equipe, rispetto al primo intervento operato la mattina, porta a sirene spiegate il 47enne al policlinico Casilino. L'uomo entra al pronto soccorso dell'ospedale intorno alle 15.00. Ma il quadro è critico. Passano le ore e la situazione precipita. Alle 18.00 muore tra lo shock della moglie e dei genitori.
L'INDAGINE
Poco dopo il padre del 47enne, (la famiglia è assistita dall'avvocato Alessio Paolucci) è di fronte ai carabinieri della stazione Cinecittà. Oltre al probabile caso di malasanità, i militari chiedono all'uomo se il figlio fosse stato ultimamente in Cina. Un'ipotesi esclusa, l'ultimo viaggio, non in Asia, risale a diversi anni fa.
Oggi il sostituto procuratore Mario Palazzi affiderà al medico legale l'incarico per l'esame autoptico, mentre ieri è stato disposto il sequestro della cartella clinica. Nelle prossime settimane potrebbero già scattare le prime iscrizioni nel registro degli indagati.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 29 Gennaio 2020, 10:32
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