Facebook, class action contro il riconoscimento facciale: «Possibili risarcimenti milionari»

Facebook, class action contro il riconoscimento facciale: «Possibili risarcimenti milionari»
Non bastava il "datagate", nuovi guai in arrivo per Facebook. Un giudice federale dell'Illinois ha autorizzato una class action contro lo strumento del riconoscimento facciale. 

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LA CAUSA La nuova azione legale collettiva contro la società guidata da Mark Zuckerberg riguarda la violazione delle norme sulla privacy e sui dati degli utenti. Nel mirino finisce soprattutto la funzione "Tag Suggestions" (presente solo in alcuni Paesi e che può essere disattivata). Lanciata nel 2011 suggerisce agli utenti gli amici che compaiono in una foto.
 


LA REPLICA Facebook si difende dicendo che "il caso non ha alcun merito".
Sembra che il padre dei social network però abbia usato questa tecnologia di riconoscimento facciale (e l'algoritmo ad essa associato) senza il consenso degli utenti. Una legge dell'Illinois, nota come BIPA (Biometric Information Privacy Act), vieta infatti la raccolta di informazioni biometriche. Potrà partecipare all'azione legale chi si trova in Illinois e ha avuto i suoi dati biometrici archiviati nei server di Facebook dopo il 2011. Il risarcimento potrebbe ammontare a milioni di dollari. 
Ultimo aggiornamento: Martedì 17 Aprile 2018, 15:40
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