CAMPIDOGLIO GATE

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Enrico Chillè
Quattro anni e sei mesi di carcere: questa la richiesta della Procura di Roma per Raffaele Marra, ex capo del personale del Campidoglio, imputato per corruzione insieme all'imprenditore Sergio Scarpellini per la compravendita di un immobile. Il processo si riferisce ai quasi 370mila euro che, secondo l'accusa, Marra avrebbe ricevuto da Scarpellini nel 2013, per l'acquisto di un appartamento in zona Prati Fiscali, poi intestato alla moglie di Marra.
Il pubblico ministero, Barbara Zuin, in una requisitoria di circa due ore, ha anche chiesto la confisca dell'appartamento e di negare a Marra le attenuanti generiche. «L'elemento chiave del processo sta nel capire se la cifra data da Scarpellini a Marra sia un prestito tra amici o un vero e proprio caso di corruzione», ha spiegato il pm. «Se non fosse un prestito tra amici, quella cifra sarebbe una vera e propria tangente, il prezzo per piegare la pubblica funzione di Marra agli interessi di Scarpellini».
Raffaele Marra, che all'epoca dei fatti incriminati era direttore dell'ufficio delle Politiche abitative del Campidoglio e del Dipartimento del patrimonio e della casa, è attualmente assistito dall'avvocato Francesco Scacchi e si è sempre difeso, parlando di un prestito concessogli da un amico come l'anziano immobiliarista. «Quattro anni dopo, ho restituito quella cifra, si trattava di un prestito, nessuna tangente», ha spiegato l'ex braccio destro della sindaca Virginia Raggi, arrestato nel 2016 insieme a Scarpellini e attualmente libero ma già rinviato a giudizio. La nomina del fratello di Marra, Raffaele, a direttore del Dipartimento del turismo, tra l'altro, è quella che ha portato all'accusa di falso nei confronti della sindaca, imputata in un altro processo: la sentenza è prevista per sabato prossimo.
Raffaele Marra, quindi, dovrà difendersi di fronte alle richieste di condanna del pubblico ministero. La posizione di Sergio Scarpellini, accusato di concorso in corruzione, è stata invece stralciata nel luglio scorso, a causa delle gravi condizioni di salute dell'81enne imprenditore, che aveva ammesso di aver concesso, in passato, prestiti o appartamenti in locazione gratuita a politici di diversi schieramenti con lo scopo di non incontrare ostacoli ai propri progetti edilizi.
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 9 Novembre 2018, 05:01
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