Domani torna X Factor, la new entry Skin: "Amo
Nannini e Negramaro". Fedez deluso da Fragola
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di Ferro Cosentini
MILANO - Giuria per metà rinnovata, finalmente le band (armate di strumenti) in gara, sei puntate per raccontare i casting in onda da domani ogni giovedì su Sky Uno Hd. X Factor cala puntuale a fine estate con la sua nona edizione sfoggiando un poker di giudici tutto musicale: al fianco del rapper Fedez e della popstar Mika sono infatti attesi la rockstar britannica Skin, voce degli Skunk Anansie, e il figliol prodigo Elio.
Faccia da schiaffi sotto una pettinatura demenziale, Elio spiega il suo ritorno: «Finalmente gareggiano le band, anzi i complessi come li chiamo io. E a proposito, io canto in un complesso che non si scioglie. E poi c'è Skin, che amo da sempre e che ora posso toccare». Semiserio, glissa la polemica sull'ex giudice Morgan: «Sono qui proprio perché non c'è lui», come alludendo solo al numero limite dei giurati, quattro. La scelta di introdurre in gara le band è una novità rivoluzionaria per il programma, benedetta peraltro dallo stesso creatore del format: «Simon Cowell considera quella italiana la migliore edizione al mondo - spiega il Direttore delle Produzioni Originali Sky, Nils Hartmann - e dunque si è fidato. L'inserimento delle band che suonano dal vivo crea qualche problema di produzione ma aggiunge spettacolarità».
A condurre X Factor 9, presentato ieri a Milano, ci sarà sempre Alessandro Cattelan, i backstage sono materia prima per l'ironia caustica di Mara Maionchi (attesa anche agli Xtra Factor del programma live che seguirà) e le incognite sono tutte per Skin che, Elio dixit, “parla un italiano che qui si userà tra 300-400 anni”. Anche Mika è un po' preoccupato per la collega: «Penso che Skin provi ora la stessa paura che provavo io al primo anno. Nel giro di due anni ho imparato l'italiano e ora sono più rilassato». Skin spiega: «Ho detto sì a questa sfida televisiva perché siamo tutti giudici musicisti, la cosa è seria, e io mi reputo una musicista seria. X Factor, al momento, è la chance più grossa data a un giovane musicista. Non esiste una situazione più speciale: hai un studio dove provare, un palco dove esibirti, un coach, persino un make up artist. Hai tutto, e devi solo giocartela bene. Magari a soli sedici anni».
Sull'Italia, la rocker nera ha solo parole d'oro: «Unico rischio, perdere il peso forma a causa del vostro cibo. Conosco bene l'Italia, cio vengo a suonare da anni. E dunque conosco anche la sua scena musicale, da Irene Grandi ai Negramaro, a Gianna Nannini».