Wanna Marchi e Stefania Nobile dicono addio all'Italia: «Abiamo truffato, ma anche pagato la nostra pena. In carcere volevano che ci suicidassimo»
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Ospiti della seconda puntata di “Seconda vita”, su Real time, hanno parlato del loro passato: “Abbiamo truffato, abbiamo accettato la pena. In carcere ci hanno accolto con i mitra e non ci hanno curato a dovere e abbiamo rischiato la vita. La gente non comprava i nostri prodotti, ma comprava noi. Lo sciogli pancia nemmeno esisteva. È nato per caso in autostrada, una sera, di notte. Lo compravano tutti dall'Italia alla Spagna. L’Albania ci ha ridato una nuova dignità. L’Italia ci odia ma noi abbiamo pagato il nostro debito con la giustizia e non abbiamo paura di nessuno. Se il diavolo ci incontra, si sposta”.
Il peggio è passato (“Siamo state vittime di avvertimenti mafiosi. Ai tempi del successo abbiamo subito un attentato armato, ma non ci siamo mai piegate. E mai ci piegheremo”), ma Wanna potrebbe tornare: “Sto creando altre creme e profumi da mettere sul mercato”.
Ultimo aggiornamento: Martedì 5 Novembre 2019, 22:41
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