Meloni e la Rai: «Nervosismo perché non è più TelePd». E sul premierato: «Referendum non sarebbe su di me»

Le parole del presidente del Consiglio

Meloni e la Rai: «Nervosismo perché non è più TelePd». E sul premierato: «Referendum non sarebbe su di me»

di Redazione web

«Il confronto mi piace, penso sia il sale della democrazia, in particolare in campagna elettorale. Mi fa molto sorridere il dibattito che sta generando l'aver dato disponibilità al confronto: denunce, lamentele... Penso sia normale, particolarmente in una campagna elettorale come quella in cui siamo, in rapporto all'Unione europea, per raccontare agli italiani che ci sono due modelli: la proposta socialista e conservatori. Mettere a confronto ricette e visioni è un modo di aiutare cittadini nella scelta, è la cosa più naturale del mondo». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, ospite del Giorno della Verità, a Milano.

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Mi aspetto di fare il confronto ma vedo molti movimenti contro questa iniziativa, vedo molta critica ci sono cose che si stanno muovendo, magari con l'idea che questo confronto non si facesse: penso che sarebbe un errore, cosa utile per tutti il fatto che non ci siano precedenti perché altri meno disponibili di me» non vuol dire che non si debba fare aggiunge la premier.

Meloni e la Rai

«Su TeleMeloni la Meloni è drammaticamente ultima, non accetto queste accuse: nervosismo non c'è perché c'è TeleMeloni ma perché non c'è più TelePd», ha quindi detto parlando della Rai. 

«Telemeloni non la voglio, vorrei un servizio pubblico e non sempre l'ho visto: mi sono andata a guardare i dati dell'Osservatorio di Pavia se effettivamente ci fosse uno squilibrio, proprio il Tg1: focus presenza media in minuti del presidente del Consiglio nei primi 14 mesi di governo: io sono stata presente 15 minuti su Telemeloni, Giorgia Meloni, Draghi 19 minuti e già Telemeloni un po' scricchiola, Conte 42 minuti. Il Conte uno 25 minuti, Gentiloni 28 minuti, Matteo Renzi, attenzione attenzione, 37 minuti», ha sottolineato tirando fuori un grafico che ha mostrato alla platea. 

Il governo

«Non ho mai pensato di fare un rimpasto di governo» mentre l’obiettivo è di restare con gli stessi ministri fino al termine della legislatura», le parole della premier.

Il premierato

In Italia «si sta cercando di personalizzare lo scontro sul referendum, sperando in un revival delle dimissioni di Renzi» ma quella costituzionale è invece «una riforma necessaria. È la madre di tutte le riforme, sulla quale spero che si possano costruire delle convergenze che, se non dovessero arrivare, devo chiedere ai cittadini cosa ne pensano», dice anora.

In ogni caso, chiarisce, «non sarebbe un referendum su di me, non mi riguarda», perché «se la riforma passasse entrerebbe in vigore dalla prossima legislatura». E inoltre «nel 2028 saremo anche verso la fine del secondo mandato di Mattarella, quindi è una riforma che non riguarda il presente, ma il futuro».

La commissione

«Vorrei spuntare una delle più importanti» come «sull'economia, non indebolita come accaduto l'ultima volta, piena, o la competitività, il mercato interno la coesione, ce ne sono diverse e significative, credo anche la delega al green deal, possiamo dire che qualcosa che non ha funzionato», dice ancora. Sul green bisogna «correggere il tiro» o il «Timmermans...come di fatto già si sta correggendo», ha scherzato, spiegando che l'Italia punta a una delega «che ci aiuta a difendere meglio gli interessi italiani, anche se si sa che i commissari non lavorano per la loro nazione»

Meloni a Milano

«Giuro che faccio del mio meglio. Ma sono una persona sola e probabilmente questo lo direbbero anche in altre molte città, si fa quello che si può», ha poi osservato la presidente del Consiglio a chi le ha chiesto di commentare le parole del sindaco Giuseppe Sala secondo cui la premier non ha interesse a confrontarsi con Milano. «Le risposte mi pare che arrivino, cerchiamo di darne a tutti. Non ci sono priorità e non ci sono città che vengono abbandonate - ha concluso - . Stiamo dando risposte a tutti e lo facciamo anche con Milano». 


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 15 Maggio 2024, 00:05
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