Corona dal carcere: «Abbattuto, ma pronto a reagire: ora basta eccessi»

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Fabrizio Corona è tornato a San Vittore, nel pomeriggio di ieri: ora  è «abbattuto» ma anche «pronto a reagire» e a comprendere che d'ora in avanti non potrà più lasciarsi andare ad «eccessi e a comportamenti sopra le righe». L'ex paparazzo dei vip ha parlato dal carcere, per bocca del suo avvocato Ivano Chiesa, dopo la sospensione dell'affidamento terapeutico che gli permetteva di vivere fuori da San Vittore (sospensione decisa dal giudice di Sorveglianza di Milano).

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Il giudice ha deciso lo stop dell'affidamento, concesso più di un anno fa, per una serie di violazioni delle prescrizioni anche legate a sue apparizioni in tv. L'avvocato Chiesa ha voluto precisare che il magistrato che ha preso questa decisione, Simone Luerti, «è una gran brava persona e non poteva fare altro». Corona dal carcere ha spiegato che quelle violazioni erano legate «al mio lavoro, non ho commesso alcun reato». Il difensore, però, gli ha spiegato che non può continuare ad eccedere nei comportamenti. Lo stesso giudice nel provvedimento parla di un «conflitto» interno tra una «volontà di migliorare» e una «resistenza» ad attenersi al percorso di recupero.

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 Il giudice lo aveva già 'diffidato' nelle scorse settimane e di fronte al succedersi delle violazioni, poi, «non ha potuto fare altro». Secondo il legale, Corona, che ha sì giustamente criticato in passato le «condanne eccessive» e i «16 mesi di galera» per la vicenda dei contanti nel controsoffitto per la quale è stato assolto nel merito, deve ora rendersi conto, però, che «le regole vanno rispettate, se no si passa dalla parte del torto, deve capire che è così che funziona».

 
 

L'INSOFFERENZA E I VIDEO SU INSTAGRAM Nel provvedimento il giudice parla della sua «insofferenza» alle regole e della «incomprensione» da parte sua della misura dell'affidamento, manifestate dall'ex 're dei paparazzi' sia in un video su Instagram che in un'intervista, di fine febbraio scorso, a Non è l'arena di Massimo Giletti. Nel filmato e in trasmissione l'ex 'fotografo dei vip' (che da prescrizioni non avrebbe potuto neanche parlare dell'affidamento) ha detto, invece, che lui era stanco di tutti quegli obblighi e che, quindi, se ne fregava. Ora, entro 30 giorni, la Sorveglianza dovrà fissare un'udienza e decidere se confermare o meno lo stop all'affidamento.


Ultimo aggiornamento: Martedì 26 Marzo 2019, 22:23
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