​«Ho preso un taxi di notte perché avevo paura di tornare a casa a piedi, ma il tassista mi ha aggredita e sono dovuta scappare»

Tabitha ha informato il conducente del suo disagio e gli ha chiesto di fermarsi, ma lui si è rifiutato

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di Redazione Web

Aveva paura di tornare a casa a piedi, di notte. Un disagio che non è di certo raro, specialmente tra le donne. Così, per sentirsi più al sicuro e non correre rischi inutili, Tabitha avvista un taxi fuori dalla stazione centrale e decide di salire a bordo. Si trattava di un percorso abbastanza breve, circa venti minuti di camminata, ma la prospettiva di trovarsi da sola per la strada con il buio la metteva a disagio. 

Eppure, anziché trovare conforto, la situazione si è fatta spaventosa ed è presto degenerata: il conducente del taxi l'ha aggredita verbalmente e le ha impedito di scendere dal veicolo, tanto che alla fine Tabitha è fuggita ed è corsa fino a casa. 

L'atteggiamento aggressivo del tassista

La ragazza, residente a Sydney, è appena tornata in città dopo un breve viaggio, come riporta il DailyMail. Anziché camminare da sola, di notte, per tornare a casa, decide di prendere un taxi e chiede al conducente se è disposto ad accettare la corsa anche se si tratta di un breve tragitto. 

«Mi sono seduta e c'era la portiera ancora aperta. Lui si gira verso di me e mi dice "tu da dove vieni?". Era molto arrabbiato - ha raccontato Tabitha in un video pubblicato sui social -, sbuffava, e allora ho risposto "Senti, scendo", ma lui mi fa "No, è troppo tardi", con tono aggressivo».

L'atteggiamento confonde la ragazza che crede sia dovuto al fatto di aver richiesto un percorso molto corto.

Per evitare ulteriori problemi e sentendosi già a disagio, Tabitha rimane in silenzio, ma il conducente continua ad agitarsi e a urlare. Allora, propone di scendere dal taxi in modo da non causare problemi, ma lui le risponde ancora una volta che «è troppo tardi».

«Poi mi dice "Sai qual è il tuo problema?" e comincia a strillarmi addosso... non avevo fatto nulla di irrispettoso. Non ricordo nemmeno le sue parole precise perché ero sotto choc, ma sosteneva che non sarei dovuta salire sul taxi». Tabitha informa il conducente del suo disagio e gli chiede di fermarsi, ma lui si rifiuta: «Allora ho aperto la portiera, ho afferrato la mia roba e sono saltata giù appena la macchina si è fermata».

Mentre corre via, l'uomo continua a strillarle contro, dicendole di tornare in auto e pagarlo: «Ero così spaventata, ho corso fino a casa - dice Tabitha -. Non prenderò mai più un taxi e da quando è successa questa cosa non ci sono mai più salita. Se è l'unico modo che ho per spostarmi, allora va bene ma deve esserci un uomo con me: sono convinta che il tassista non sarebbe stato così aggressivo se fossi stata con un ragazzo». 

Nei commenti, diversi utenti affermano di essersi trovati in situazioni simili: «Succede molto più spesso di quello che si pensi. A me è accaduto più volte quando i tassisti erano infastiditi dal fatto che il tragitto è breve e non prenderanno tanti soldi», «Mi dispiace per quelo che ti è successo, io ho avuto un'esperienza simile».


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 24 Aprile 2024, 14:48
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