Strage nella scuola a Belgrado, arrestato il papà del 13enne. «Non ha garantito la custodia delle armi in casa»

Il ragazzo ha ucciso 9 persone (tra cui otto allievi) e ferite 7: non è punibile perché ha meno di 14 anni

Strage nella scuola a Belgrado, arrestato il papà del 13enne. «Non ha garantito la custodia delle armi in casa»

Un tribunale di Belgrado ha disposto oggi la detenzione di un mese per il padre del 13enne che il 3 maggio scorso, sparando con la pistola del suo genitore, ha ucciso in una scuola della capitale serba nove persone - otto allievi e una guardia giurata - ferendone altre sette. Vladimir K. (47 anni), questo il nome dell'imputato, è sospettato di violazione della normativa sulla sicurezza e la custodia di armi da fuoco e munizioni.

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Per i giudici l'uomo è sospettato di aver addestrato il figlio all'uso delle armi

I giudici hanno inoltre sospettato che l'uomo nell'ultimo periodo abbia addestrato il
figlio 13enne all'uso delle armi da fuoco, portandolo con sé al poligono di tiro per esercitarsi a sparare.

Vladimir K. ha negato ogni accusa in tal senso dinanzi ai giudici, e lo stesso ha fatto la sua legale Irina Borovic parlando con i giornalisti. Armi e munizioni, secondo l'avvocato, coperte da tutte le autorizzazioni, erano custodite in casa nel rispetto delle norme di sicurezza previste. Kosta K., l'autore della strage alla scuola - dove si era presentato con due pistole del padre e quattro molotov - non è perseguibile penalmente non avendo compiuto ancora 14 anni.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 5 Maggio 2023, 21:22
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