Scienziato russo precipita dalla finestra e muore: «Lavorava a un vaccino anti coronavirus»

Scienziato russo precipita dalla finestra e muore: «Lavorava a un vaccino anti coronavirus»

Uno scienziato russo, il dottor Kagansky, è morto a San Pietroburgo in circostanze misteriose: precipitato dal 14° piano, è stato ritrovato senza vita a terra «in mutande dopo essere stato accoltellato». Ne parlano i media internazionali, ripresi dal quotidiano Il Messaggero: Kagansky, assistente professore a Vladivostok, aveva lavorato in Scozia per 13 anni e recentemente era stato direttore del Centro di Medicina Genomica e Rigenerativa presso l'Università Federale a Vladivostok. Ma ciò che più risalta agli occhi è che Kagansky stava lavorando ad un vaccino contro il coronavirus.

L'uomo si trovava a San Pietroburgo per una visita ad un vecchio amico, Igor Ivanov: secondo il rapporto della polizia, prima della sua caduta nel vuoto c'era stata una colluttazione.

Il cadavere dello scienziato è stato trovato nel pomeriggio di ieri e un 45enne è stato arrestato come sospettato. L'omicidio (o presunto tale) di Kagansky porta a otto il numero delle morti legate al Covid, tutte avvenute con strane cadute dalle finestre: secondo i familiari delle altre vittime, i malati hanno spesso pensieri suicidi per via dei farmaci usati per curarli. Ma se è vero che in questo caso c'erano ferite di coltello, l'ipotesi suicidio è da tenere in secondo piano.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 21 Dicembre 2020, 11:23
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