La scuola non licenzia il professore gay, l'Arcidiocesi: «Non può essere più definita come cattolica»

La scuola non licenzia il professore gay, l'Arcidiocesi: «Non può essere più definita come cattolica»
Una scuola che si rifiuta di licenziare un insegnante gay non può essere riconosciuta come cattolica. È la decisione dell'Arcidiocesi di Indianapolis in merito alla vicenda che ha scosso l'istituto dei gesuiti di Brebeuf. Contro la decisione dell'Arcivescovo Charles Thompson, i dirigenti scolastici hanno annunciato il ricorso in appello in Vaticano.  

L'insegnante non è stato identificato, ma è ritenuto "un impiegato stimato" che non insegna religione.
«Comprendiamo che questa notizia susciterà probabilmente una serie di emozioni, domande e persino confusione nei giorni futuri, ma noi andiamo avanti con la nostra battaglia», avevano scritto i dirigenti della scuola. 

Il decreto emesso venerdì dall'Arcivescovo Charles Thompson precisa che la Scuola preparatoria non può più utilizzare nel nome la parola "Cattolica" e non potrà più essere identificata e riconosciuta come istituzione religiosa. 

«Se insegnano religione o non, tutti i ministri nella loro vita professionale e privata devono comunicare di essere di supporto all'insegnamento della Chiesa. L'Arcidiocesi di Indianapolis riconosce come ministri tutti gli insegnanti, i consulenti di orientamento e gli amministratori», recita il comunicato dell'arcidiocesi.
 
Ultimo aggiornamento: Domenica 23 Giugno 2019, 17:22
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