Putin autorizza le donne a sposare i fidanzati morti da soldati in Ucraina: «Ma devono aver convissuto prima della guerra»

Il presidente della Russia permetterà alle donne di accedere ai sussisi statali tramite una richiesta di matrimonio post mortem

Putin autorizza le donne a sposare i fidanzati morti da soldati in Ucraina: «Ma devono aver convissuto prima della guerra»

di Nikita Moro

La guerra in Ucraina iniziata il 20 febbraio del 2022 ha causato centinaia di migliaia di vittime su entrambi i fronti, sia su quello russo e che su quello ucraino, e al momento il conflitto non sembra presagire nessun cessate il fuoco. Per i soldati russi caduti in guerra, il presidente Vladimir Putin sta promuovendo una proposta di legge in grado di consentire alle donne che hanno perso il loro amore sotto le macerie di accedere ai sussidi statali, anche senza fede al dito.

Un matrimonio post-mortem che sarà concesso solo a coloro che potranno dimostrare di aver convissuto col fidanzato.

La proposta di legge

La Russia darà la possibilità alle fidanzate dei soldati uccisi nell'invasione dell'Ucraina a sposare i militari anche dopo la loro morte.

Il progetto di legge di Putin mira a porre fine alla discriminazione nei confronti delle donne che non erano sposate quando il soldato è stato reclutato per il conflitto armato e poi ucciso al fronte.

Bisognerà, però, dimostrare di aver convissuto. Solo così le donne potranno ottenere i sussidi statali che ammontano a cinque milioni di rubli (moneta russa) che in Italia equivalgono a circa 50mila euro.

Secondo quanto riporta il Mirror, sarà il tribunale a stabilire se la relazione condotta dalla donna e dal soldato morto potrà essere considerata come possibile convivenza, come una sorta di matrimonio senza ufficializzazione. Nel caso in cui il soldato caduto in guerra non avesse avuto questo tipo di relazione, il risarcimento passerà alla famiglia.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 7 Febbraio 2024, 18:25
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