Cambia dieta dopo la pensione, si allena e a 84 anni fa il record di apnea sotto al ghiaccio: «Solo tu e l'acqua gelida, un'esperienza religiosa»

Michael C. Donaldson ha nuotato sotto il ghiaccio, di notte, senza nessuna attrezzatura se non i propri polmoni, e ha stabilito il record mondiale maschile senior arrivando a una profondità di 30 metri

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di Redazione Web

Non è mai troppo tardi per cambiare vita... o stile di vita. Per più di 70 anni Michael C. Donaldson ha dato priorità alla carriera, ma dopo aver messo da parte il lavoro ed essere andato in pensione si è reso conto che il suo tempo era agli sgoccioli e voleva ancora fare una serie di esperienze che aveva rimandato a "un giorno".

La maggior parte di queste esperienze, tuttavia, richiedevano una forma fisica di un certo tipo e così - meglio tardi che mai, direbbe qualcuno - Michael si è tirato su le maniche, ha aggiustato la sua dieta e si è dedicato all'esercizio fisico e ai suoi sogni nel cassetto. 

Così, a 84 anni, Michael C. Donaldson ha nuotato sotto il ghiaccio, di notte, senza nessuna attrezzatura se non i propri polmoni, e ha stabilito il record mondiale maschile senior arrivando a una profondità di 30 metri.

L'illuminazione di Michael

A 75 anni l'illuminazione, quella che ha aperto a Michael la strada verso l'esercizio fisico e una dieta più sana, cambiamenti necessari per poter togliere dalla sua lista quelle attività ed esperienze che aveva sempre voluto affrontare ma che, troppo concentrato sul lavoro, aveva dovuto rimandare a data da definirsi.

Tra queste esperienze c'era persino la danza aerea con tessuti, che Michael ha provato e non ha apprezzato, ma che gli ha permesso di stringere amicizia con Markus Rogan, ex nuotatore olimpico austriaco e psicoterapista. Proprio Markus ha spinto l'uomo a provare diversi sport negli otto anni successivi ed erano insieme quando l'84enne ha battutto il record di nuoto in apnea sotto il ghiaccio. 

Michael dichiara al Business Insider che la prima volta che ha provato l'immersione sotto il ghiaccio gli è sembrata «quasi un'esperienza religiosa.

Sei completamente solo, tu e l'acqua gelida, e sai che ce la farai». Così, dopo la pensione ha imparato che non è mai troppo tardi per provare cose nuove e fare cambiamenti che migliorino la salute: «Quando hai tra i 65 e i 95 anni ti rendi conto che "un giorno" è arrivato. È davvero il miglior periodo della vita, l'ultimo terzo».

I tre cambiamenti alla dieta

I tre cambiamenti apportati alla sua dieta sono stati essenziali per il nuovo stile di vita che Michael ha scelto a partire dai 75 anni.

Prima di tutto, ha cominciato a consumare molte più verdure e l'ispirazione è venuta dopo aver incontrato i centenari delle Blue Zone (regioni in cui è molto comune arrivare almeno fino a 100 anni) per la scrittura del suo libro (sull'apprezzare la vita dopo i 65). Un elemento che li accomuna, infatti, è il consumo di frutta, verdura e legumi in quantità, e poca carne. L'84enne, tra l'altro, ha deciso di coltivare le proprie verdure.

Il secondo cambiamento è relativo al consumo di alcol, che è stato tagliato bruscamente: «Di solito bevevo un bicchiere di vino a cena, sempre - dice Michael -, mentre ora non succede quasi mai. Non ho deciso di smettere ma se passi una settimana a Okinawa (una delle Blue Zone) ti rendi conto che nessuno beve alcol, e lo stesso in Costa Rica. Allora capisci che forse c'è una ragione per cui tutti questi centenari non stanno bevendo alcol».

Infine, Michael ha tagliato sul consumo di carne rossa: «Mangiavo spesso uova e bistecca la mattina, un hamburger a pranzo e altra carne a cena. Ora mangio carne rossa molto raramente, di solito la sostituisco con pollo e pesce». 


Ultimo aggiornamento: Martedì 9 Aprile 2024, 13:06
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