Vive senza il lato sinistro del cervello, la storia di Mora (15 anni): «Io ragazza dal bicchiere mezzo pieno»

In teoria, Mora Leeb, non avrebbe mai potuto camminare, parlare o leggere, ma è l'esempio vivente delle capacità di adattamento del nostro cervello

Vive senza il lato sinistro del cervello, la storia di Mora (15 anni): «Io ragazza dal bicchiere mezzo pieno»

di Niccolò Dainelli

Mora Leeb ama definirsi come la «ragazza dal bicchiere mezzo pieno» e, in effetti, tutti i torti non li ha. Nella maggior parte delle persone, infatti, la parola e il linguaggio sono controllati dall'emisfero sinistro del cervello. Ma la 15enne non fa parte di questa maggioranza. Quando aveva soli 9 mesi, i medici le hanno dovuto rimuovere il lato sinistro del suo cervello, eppure oggi Mora gioca a calcio, racconta barzellette, si fa le unghie e, per molti aspetti, conduce la tipica vita delle adolescenti. 

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Cervello riorganizzato 

«Posso essere descritta come una ragazza dal bicchiere mezzo pieno», racconta al quotidiano Npr, pronunciando ogni parola con attenzione e senza inflessioni. Il suo discorso lento e senza cadenza è un segno inequivocabile che il suo di un cervello ha dovuto riorganizzare i suoi circuiti linguistici. Il suo emisfero destro ha sopperito alla mancanza della parte del cervello e ha assunto quei compiti, solitamente svolti dall'altro emisfero. Mora è l'esempio vivente dell'estrema plasticità cerebrale, un processo che consente di modificare le sue connessioni per adattarsi a nuove circostanze.

 

 

La plasticità cerebrale

Si ritiene che la plasticità cerebrale sia alla base dell'apprendimento, della memoria e dello sviluppo della prima infanzia. È anche il modo in cui il cervello rivede i suoi circuiti per aiutare a riprendersi da una lesione cerebrale o, nel caso di Mora, dalla perdita di un intero emisfero. Gli scienziati sperano che analizzando casi come quello di Mora, si possano trovare modi per aiutare gli altri a riprendersi da un ictus o da una lesione cerebrale traumatica. Sperano anche di ottenere una migliore comprensione del motivo per cui i cervelli molto giovani sono così plastici, mentre con il passare dell'età le funzionalità rallentano. 

La storia di Mora

A un certo punto, a tre mesi dall'inizio della gravidanza, Ann Leeb, la madre di Mora, ha scoperto che sua figlia  aveva avuto un grave ictus nella parte sinistra del cervello. Un incidente che fu scoperto solo dopo la nascita e che portò i medici a intervenire d'urgenza. Mora è nata nel settembre del 2007. E per i primi mesi sembrava una bambina normale. Ebbe tutte le risposte tipiche che ci si aspettano da un neonato poi, però, le prime avvisaglie. «Durante le festività natalizie del 2007 - racconta la madre - tutte le sue reazioni si sono come fermate». All'inizio del 2008 Mora ha iniziato ad avere crisi epilettiche sempre più frequenti. «Ne aveva più di 20 al minuto e centinaia in un solo giorno». Così da una risonanza magnetica al cervello, la triste scoperta. «Io e mio marito Seth non abbiamo esperienza in medicina, ma non avevi bisogno di leggere la risonanza per capire che metà del suo cervello non era illuminato». La maggior parte delle cellule dell'emisfero sinistro ernao morte e quelle che erano rimaste stavano causando quegli attacchi epilettici implacabili. Così i coniugi Leeb hanno viaggiato dalla loro casa a South Orange, nel New Jersey, alla Cleveland Clinic, dove il dottor William Bingaman ha eseguito un'emisferectomia, rimuovendo la maggior parte del tessuto su un lato del cervello.

La nuova vita di Mora

«Fondamentalmente l'intervento ha creato un neonato - spiega la madre -. Tutti i progressi fatti in quei mesi erano stati persi. Non poteva rotolarsi, non poteva sorridere. Era quasi come se il suo cervello fosse stato riavviato». L'organizzazione di un cervello umano è controlaterale, il che significa che il lato sinistro del cervello è collegato ai nervi motori e sensoriali che controllano il lato destro del corpo. Quindi Mora, inizialmente, era paralizzata sul fianco destro. Ma con il tempo il suo emisfero destro si è assunto anche tutti i compiti svolti, normalmente, da quello sinistro. E, se non fosse accaduto, Mora non avrebbe mai potuto parlare o leggere un libro o fare quelle azioni che ai nostri occhi appaiono così semplici. Tutto è stato possibile solo grazie all'amore e la passione che Ann e Seth hanno donato a loro figlia.

Hanno fornito alla piccola Mora i migliori servizi di riabilitazione disponibili. Dal fisiatra al logopedista. E gradualmente Mora ha iniziato a migliorare. 

I suoi successi

«A 18 mesi, finalmente si è seduta e a 23 mesi ha finalmente iniziato a camminare», spiega la madre. Mora aveva 6 anni e mezzo quando ha iniziato a parlare dando senso compiuto alle sue frasi. Quando ha avuto il suo bat mitzvah, è stata in grado di tenere un breve discorso sul vivere con mezzo cervello. Persone come Mora sono i limiti estremi che la mente umana può raggiungere, dimostrando che un cervello può riadattarsi a qualsiasi tipo di imprevisto. Un riadattamento che è ancora in corso, nel caso di Mora. E proprio per questo i ricercatori analizzano con grande interesse e entusiasmo tutti quei piccoli progressi che la 15enne compie all'interno del suo corpo. 


Ultimo aggiornamento: Venerdì 24 Marzo 2023, 15:35
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