Il nuovo video: «Uccidete senza pietà»
Gli Usa: «L’Isis è l’unico responsabile»

I media russi tacciono sulle rivendicazioni jihadiste. Paese in lutto, allarme bomba a San Pietroburgo

Il nuovo video: «Uccidete senza pietà» Gli Usa: «L’Isis è l’unico responsabile»

di Giammarco Oberto

Un nuovo video, agghiacciante. La mattanza della sala concerti Crocus City di Mosca ripresa in prima persona dalla go pro che uno dei quattro terroristi porta addosso. Gli uomini armati si filmano mentre danno la caccia agli spettatori attraverso l'atrio, sparano a bruciapelo, tagliano la gola a una persona già a terra, uccidono decine di persone. «Uccideteli e non abbiate pietà» dice uno, in lingua tagica. Un altro, a metà video, pronuncia chiaramente, senza gridare, «Allah Akbar», alzando l’indice al cielo: è l’unica dichiarazione in arabo.

I video sono stati messi in rete dall'agenzia di stampa dell’Isis, l’Amaq, per ribadire che l’attentato di Mosca ha una sola firma. Lo Stato Islamico non intende farsi soffiare la paternità dell’eccidio, dopo il discorso in cui Putin ha tirato in ballo l’Ucraina, pronta a fornire «una finestra di fuga» a terroristi non meglio specificati. La strategia del Cremlino resta quella di tenere la nazione concentrata sulla necessità di portare avanti con forza la guerra contro Kiev, costruendo intorno alla strage di Krasnogorsk quella che il cancelliere dello Scacchiere britannico, Jeremy Hunt, ha definito «una cortina di fumo di propaganda». Ed infatti i video che hanno sconvolto l’Occidente sono stati completamente ignorati dai media russi, che già avevano eliminato ogni riferimento all’Isis dopo il discorso di Putin: la linea resta quella di accusare l’Ucraina.

Nonostante anche gli Stati Uniti abbiano ribadito che «l’Isis è il solo responsabile dell’attacco alla sala concerti di Mosca, non c’è nessun coinvolgimento dell’Ucraina». La portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale Usa, Adrienne Watson, ha anche confermato che gli Usa «avevano condiviso con la Russia informazioni riguardo un attacco terroristico pianificato nella capitale». Eppure i terroristi sono riusciti a colpire indisturbati e a fuggire per 350 chilometri, prima di venire catturati.

In Russia intanto è stato dichiarato il lutto nazionale. Il conto delle vittime è salito a 137, e 180 sono i feriti: per aiutarli più di 4000 moscoviti si sono messi in coda negli ospedali per donare il sangue. A migliaia hanno raggiunto la sala concerti, sotto la pioggia battente, per portare fiori o testimoniare la propria vicinanza, in una città in cui tutti i grandi schermi pubblicitari trasmettevano l’unica immagine di una candela con la scritta «piangiamo». Il Paese è sotto choc, e si sente vulnerabile: ieri un allarme bomba ha fatto evacuare un centro commerciale a San Pietroburgo. Putin, che ieri ha acceso una candela per le vittime in una chiesa situata nella zona della residenza presidenziale a Novo-Ogaryovo, ha convocato per la prossima settimana i componenti del Consiglio di sicurezza della Federazione russa.

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Ultimo aggiornamento: Lunedì 25 Marzo 2024, 06:00
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