Netanyahu: «Distruggerò Hamas»
Ora l’esercito avanza verso Rafah

Il premier israeliano respinge le richieste per il rilascio degli ostaggi

Netanyahu: «Distruggerò Hamas» Ora l’esercito avanza verso Rafah

di Giammarco Oberto

Non ci sarà alcuna tregua per Gaza. La guerra andrà avanti «fino alla distruzione totale di Hamas». Nel tardo pomeriggio Netanyahu convoca i giornalisti e comunica quello che di fatto aveva già annunciato qualche ora prima al segretario di Stato Usa Antony Blinken: Israele rigetta «l’inaccettabile proposta di Hamas per un cessate il fuoco di 135 giorni» in cambio degli ostaggi e andrà avanti fino all’eliminazione del nemico autore del massacro del 7 ottobre. Costi quello che costi.

«Siamo quasi vicini alla vittoria, che è la distruzione totale di Hamas. È una questione di mesi, non di anni. Se ci arrendiamo ad Hamas non solo non arriveremo al rilascio degli ostaggi, ma ad un secondo massacro. Il giorno dopo la guerra, sarà il giorno dopo Hamas. A Blinken ho detto che dobbiamo smilitarizzare completamente Gaza» dice il premier israeliano in conferenza stampa. La guerra va avanti, assicura: «Continueremo a operare a Gaza per tutto il tempo necessario, in modo che i terroristi non rialzino più la testa». Il premier annuncia di aver dato ordine all'esercito di avanzare verso Rafah, nel sud della Striscia, ad un passo dall'Egitto, e conferma che «solo la pressione militare agisce per la liberazione degli ostaggi. I nostri soldati non sono caduti invano». Dei civili non parla, sorvola sul fatto che a Rafah si sono radunati centinaia di migliaia di palestinesi costretti ad abbandonare le loro case nel nord della Striscia e che ora non hanno più vie di fuga possibile. Dice solo che «aiuti umanitari minimi» per Gaza sono comunque necessari. E che finora «il 60% degli aiuti è finito in mano ad Hamas». Solo dopo l’eliminazione totale del nemico «ci sarà la smilitarizzazione della Striscia e il controllo civile non sarà affidato a chi istiga. Israele si riserva il diritto di entrare quando le necessità lo richiedono». Anche l’Unrwa - l’agenzia delle Nazioni unite per i profughi palestinesi - andrà sostituita: «L’ho già detto a Blinken».

Hamas ha subito commentato il discorso di Benjamin Netanyahu che di fatto chiude i negoziati per un cessate il fuoco. «Netanyahu dimostra che il suo obiettivo è il genocidio». «Siamo pronti ad affrontare tutte le opzioni», aggiunge Sami Abu Zuhri, alto funzionario di Hamas.

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Ultimo aggiornamento: Giovedì 8 Febbraio 2024, 06:00