Pari opportunità, Perrazzelli (Bankitalia): «Rivisti test concorsi, gli uomini erano in vantaggio. Donne più preparate, ma poche in ruoli apicali»

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di Redazione web

“La presenza delle donne nel settore economico e finanziario è inferiore a quella degli uomini, nonostante gli aumenti registrati negli ultimi anni. Questo divario è motivato da diversi fattori. Tra questi rileva la capacità delle ragazze di lanciarsi, di fare scelte coraggiose. Lo abbiamo riscontrato anche nei processi di selezione della Banca d'Italia. Da un’analisi sui risultati delle selezioni è emerso che nonostante la presenza di tante e qualificate candidate donne, gli uomini conseguivano sistematicamente risultati migliori. Il vantaggio sulle candidate risultava conseguito già a partire dalla prima fase concorsuale, un test a scelte multiple in cui le candidate sembrano omettere la risposta se non pienamente sicure. Le ragazze sembrano essere più precise dei ragazzi e meno coraggiose nelle scelte. Come Banca d'Italia abbiamo quindi deciso di rivedere il sistema utilizzato nella definizione dei nostri test di preselezione. Molto altro facciamo nella gestione delle nostre risorse per garantire le pari opportunità” lo ha detto Alessandra Perrazzelli, vicedirettore generale della Banca d’Italia, rispondendo alla domanda di una studentessa durante il convegno “Fare Impresa in Italia” organizzato dall’Università LUMSA. 

“I dati ci confermano che le ragazze hanno risultati migliori sia a scuola sia all’università, dove sono maggiormente propense a iscriversi e conseguire una Laurea. Resta però ancora una forte differenza nella scelta dei percorsi di studio. Le ragazze, per retaggi anche culturali, per stereotipi oltre che per possibili preferenze, hanno una bassa propensione a scegliere facoltà STEM, facoltà economico e finanziarie, che sono tra quelle che offrono maggiori possibilità di impiego e stipendi più elevati. Il divario stipendiale tende, inoltre, ad ampliarsi nell’arco della vita lavorativa, sono ancora poche le donne nei ruoli apicali nonostante gli interventi normativi mossi in questa direzione. Penso ad esempio a quelli promossi per le società quotate, o per il settore bancario” ha aggiunto il dirigente apicale della banca centrale italiana. 

“Nonostante i passi avanti fatti, molto resta da fare. Permangono molti e diffusi i bias spesso nascosti nel settore finanziario nei confronti delle donne. Per superarli le istituzioni e l’industria finanziaria nel suo complesso devono lavorare al proprio interno per rimuovere i numerosi preconcetti, come quelli legati al rapporto delle donne con il denaro, con il potere o con la digitalizzazione. È importante intervenire a partire dalle selezioni in entrata proseguendo lungo tutta la carriera lavorativa, per non limitare l’ascesa delle donne in ruoli apicali. La loro presenza nei vertici arricchisce la dialettica costruttiva, porta nuove esperienze e sensibilità. La diversità e l’inclusione sono foriere di benefici notevoli in tutti i settori, anche quello finanziario.  Il mio invito rivolto alle ragazze è innanzitutto quello di essere più sicure e fiduciose in sé stesse, di portare avanti con forza e convinzione le proprie ambizioni e i propri obiettivi” ha poi concluso.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 21 Aprile 2023, 18:31
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