Binge drinking e responsabilità

Binge drinking e responsabilità

di Alberto Mattiacci

Un modello sbagliato di consumo, seguito da un numero limitato di persone, sta danneggiando un intero settore. Si chiama binge drinking e il settore è quello della produzione di alcolici -birre escluse, parliamo di 81 mila occupati, circa 2300 imprese a carattere industriale, un export di 10 miliardi di euro. Binge drinking è una modalità di consumo degli alcolici che si è purtroppo diffusa, anche nel nostro Paese. Questa stupidaggine ha dei connotati precisi: 1) assunzione di oltre 4-5 Unità Alcoliche (drinks) in unica occasione, 2) in breve tempo, 3) lontano dai pasti, 4) al fine di avvertire gli effetti psicotropi del c.d. ”sballo”. Una unità alcolica corrisponde più o meno, per capirci, a un bicchiere di vino, una lattina di birra, un bicchierino di superalcolici.

Se ne bevi 4-5 come sopra indicato, l’effetto stordimento è assicurato. Come spesso accade, la risposta ad azioni sbagliate può essere, anch’essa, sbagliata -pur se compiuta con le migliori intenzioni. È il caso, ad esempio, dell’Irlanda che, nel 2023, ha approvato una legge che modifica le confezioni di vino lì vendute, assimilandole molto a quelle dei prodotti da fumo. Il Binge Drinking è un perfetto esempio di come la responsabilità debba essere oggi al centro dell’economia: per le aziende, che devono promuovere un uso corretto dei prodotti; per le persone, che devono avere consapevolezza dei limiti di consumo; per lo Stato, che deve guidare con equilibrio e saggezza le azioni di tutti.

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Ultimo aggiornamento: Martedì 13 Febbraio 2024, 06:00
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