Lo stile alimentare? Lo detta l'influencer. O i nonni.
E' il risultato dello studio dell’Osservatorio Nestlé, che aggiorna quello del 2016. Allora, la percentuale di italiani che cercavano risposte su salute e alimentazione su internet era passata dal 5% nel 2010 al 25% nel 2016. Mentre il medico di fiducia e i genitori per l’educazione alimentare erano crollati dal 37% nel 2010 al 28% nel 2016. Oggi, secondo il nuovo studio dell’Osservatorio Nestlé, i punti di riferimento in fatto di alimentazione e benessere sembrano essere cambiati ancora. I genitori risalgono al 32%, riferimento principalmente per i 18-24 (45%), mentre Internet e i blog, con il 30%, influenzano le decisioni di alimentazione tanto quanto i consigli dei genitori soprattutto dai 25 ai 44 anni.Infine, televisione e stampa si attestano al 25%, specialmente fra i 55-64enni.
Quindi le sorprendenti new entry sono due. I nonni 8%, complice il fatto che i nonni del 2021 sono informati, digitalizzati. E gli influencer al 4% destinati a crescere, in virtù della loro influenza, 12%, sui 18-24enni.
Gli influencer sono citati in maniera significativamente maggiore tra i 18 e i 34 anni, ma quando ai genitori viene chiesto se i loro figli si lascino influenzare nella propria dieta dai personaggi popolari in rete, poco meno di 1 su 3 ha ammesso un certo impatto, soprattutto tra i 13 e i 17 anni. L’opinione si divide, inoltre, sulla direzione dell’influenza: esattamente metà campione – soprattutto under 34 - ritiene che incidano positivamente su un’alimentazione equilibrata, grazie a consigli utili e informati verso cibi salutari e uno stile di vita sani.
Spiega Giuseppe Fatati, presidente dell’Osservatorio Nestlé: «I lockdown hanno favorito i genitori e i nonni, che hanno riconquistato un ruolo chiave in cucina, mentre la maggiore importanza degli influencer dipende anche dai loro messaggi trasmessi in modo immediato, utilizzando strategie di comunicazione semplici ed efficaci».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 30 Luglio 2021, 21:26
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