Vegano e alcol free, il cocktail è green: l'ultima tendenza della mixology
di Nicole Cavazzuti
Preparati con ingredienti di origine biologica, vegani e privi di alcool, di glutine e di zuccheri, i distillati analcolici sono l'ultima tendenza della mixology.
Il primo è stato Seedlip (ideato da Ben Branson nel 2015) che oggi è già presente in oltre 6 mila locali tra cocktail bar, hotel, ristoranti e negozi di 25 paesi del mondo. Poi è arrivato l'italiano MeMento (un progetto di Eugenio Muraro presentato a fine 2017) di cui a Roma Bar Show 2019 è stata lanciata la seconda etichetta, MeMento Green, a base di mirto verde, melissa, alloro e fiori d'arancio. Entrambi sono ottenuti secondo i metodi descritti in ricettari antichi, rispettivamente The Art Of Distillation (pubblicato nel 1651 dal fisico inglese John French) e Il Ricettario Fiorentino del Collegio dei Medici e degli Speziali di Firenze uscito nel 1498. E così ora finalmente anche chi non beve alcolici può assaporare un Virgin Gin Tonic appagante per vista, olfatto e palato quanto il classico. Al bar (a Milano, per esempio, li usano da Octavius e al The Spirit, a Roma da Freni e Frizioni e La Zanzara) e a casa. Qualche idea? Lo Spice & Tonic (Seedlip Spice 94 e Indian Tonic, con un zest di pompelmo rosa) e il Scent of Yoga (MeMento Green, tè deteinato, sciroppo di zucchero e curcuma).
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 31 Ottobre 2019, 09:00
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