L'Aquila, rubano termosifoni nelle case inagibili per il terremoto: tre condanne

L'Aquila, rubano termosifoni nelle case inagibili per il terremoto: tre condanne

di Marcello Ianni

Rubano termosifoni dalle case abbandonate in seguito al terremoto, all'Aquila. Indagati e condannati. La vicenda risale al 2018 ed è stata definita dal Tribunale dell’Aquila (in composizione monocratica,giudice Tommaso Pistone) che ha condannato ciascuno alla pena di un anno e due mesi di reclusione, gli autori del raid ladresco in abitazioni inagibili causa sisma.

La vicenda giudiziaria ha ruotato sul furto che il terzetto a vario titolo avrebbe commesso a San Gregorio, all’interno del complesso di edilizia residenziale di proprietà del Comune. Il loro fare sospetto aveva richiamato l’attenzione di alcuni passanti che avevano immediatamente avvertito i carabinieri che in forza erano arrivati sul posto, in via Monsignor Mario Morelli, all’altezza del civico 12, trovando i tre soggetti ancora intenti a lanciare dal primo e secondo piano dell’abitazione i termosifoni in ghisa, dopo averli divelti con violenza dalla loro sede, e in modo tale da farli cadere su dei materassi allo scopo sistemati, così da attutire il loro impatto con il suolo e da evitare che si rompessero.

I ladri avevano quasi caricato sul furgone l’intera refurtiva, del valore stimato di diverse centinaia di euro, e avevano già messo in moto il motore quando per l’appunto a rovinare i loro piani ladreschi era stato, l’intervento inaspettato dei militari dell’Arma. In totale i termosifoni in ghisa, di varie dimensioni, fino a quel momento caricati sul mezzo sono risultati essere in tutto 15, più una caldaia murale, materiale tutto immediatamente restituito all’ente comunale, quale proprietario dei beni, nonché dell’intero complesso residenziale.

 


Ultimo aggiornamento: Martedì 19 Gennaio 2021, 09:35
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