San Lorenzo, la notte delle stelle cadenti. Perché si chiama così? La curiosità che non tutti conoscono

Un legame con San Lorenzo che affonda le radici nella storia

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La pioggia di stelle che tentiamo ogni anno di osservare viene legata, secondo la tradizione, alla figura di San Lorenzo diacono, festeggiato il 10 agosto, anniversario del martirio avvenuto durante le persecuzioni dell'imperatore Valeriano (nel 258 d. C.). Un'insolita correlazione che non tutti conoscono. Ecco perché la notte delle stelle cadenti si chiama così.

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Notte di San Lorenzo

Secondo i cattolici, le scie rappresenterebbero le lacrime del santo o i carboni ardenti della graticola su cui sarebbe arso vivo.

Nativo di Huesca, in Spagna, Lorenzo raggiunse Saragozza per fare studi teologici e umanistici. Lì conobbe il futuro papa Sisto II, che era uno dei maestri più noti della città.

I due divennero amici e insieme si recarono a Roma. Nel 257 Sisto fu eletto papa, e Lorenzo divenne uno dei suoi sette diaconi, con l'incarico di amministrare le offerte fatte alla diocesi romana e di assistere il papa nella celebrazione dei riti.

FOTO: SHUTTERSTOCK MUSICA: PROJECT A_KORBEN
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 7 Agosto 2023, 10:50
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