Vaticano, Domenico Giani invia la lettera di dimissioni per la fuga di notizie
di Franca Giansoldati
Eppure ieri mattina la presenza di Giani accanto al Papa non era scontata a causa della bufera che lo ha toccato e per la quale il capo della gendarmeria ha presentato le sue dimissioni dopo essere stato invitato da Bergoglio a fare un passo indietro. Un colloquio spinoso. La lettera di dimissioni come riferisce l'agenzia Adnkronos - ora si trova sulla scrivania del Pontefice mentre si sta studiando per Giani una via di uscita onorevole dopo 20 anni di servizio e di risultati.
Foto degli addetti Vaticano sospesi, Papa Francesco apre un'indagine: «Peccato mortale»
LO SCONTRO
Il fatto è che lo scontro tra lo Ior e la Segreteria di Stato per la gestione dell'Obolo di San Pietro, scoppiato dopo la perquisizione choc negli uffici della Prima Sezione nel palazzo apostolico, ha innescato una serie di sorprendenti conseguenze a catena. Come in una sorta di effetto domino il primo a farne le spese è stato il capo della gendarmeria.
Il Papa dicono sia furioso per la fuoriuscita dal Vaticano del provvedimento segnaletico con tanto di fotografie, nomi e cognomi dei cinque impiegati sospettati dai magistrati vaticani di comportamenti scorretti e di irregolarità finanziarie (anche se ad oggi non risultano nemmeno indagati e non sanno ancora quali siano i presunti reati a loro carico). Ha persino fatto aprire una indagine. Siccome l'avviso segnaletico portava la firma di Giani, il Papa ne ha chiesto conto e sollecitato spiegazioni.
IL CLIMA PESANTE
Il clima che nel frattempo si è creato in queste ultime due settimane in Vaticano è pesante. A detta di monsignori, vescovi e cardinali nel piccolo stato pontificio serpeggia la paura di parlare liberamente al telefono o anche a mandare una mail, senza prima immaginare di essere intercettati. E' come se fosse venuta a mancare quella serenità che in una comunità è necessaria per coltivare normali rapporti umani o di lavoro. Il fatto è che la Gendarmeria sotto il comando di Domenico Giani da semplice organo di pubblica sicurezza, come era ai tempi del comandante Camillo Cibin - un gentiluomo ruvido e di poche parole che soccorse Wojtyla sulla jeep durante l'attentato ha fatto un salto ulteriore inglobando prerogative militari che prima erano appannaggio della Guardia Svizzera.
IL CURRICULUM
Papa Francesco è ormai convinto a sostituire il comandante anche se non sarà una cosa così semplice. Il curriculum di Giani inizia nei servizi segreti italiani come funzionario. Verso la fine del pontificato di Papa Wojtyla è approdato - su sponsorizzazione dell'allora vescovo Carraro - al vertice dell'organo della Gendarmeria, come numero due, sotto il comandante Cibin, attraversando il burrascoso pontificato di Benedetto XVI e, soprattutto, Vatileaks 1 e Vatileaks 2. Vale a dire ben due stagioni di corvi e veleni. Impresa non facile.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 14 Ottobre 2019, 16:02
© RIPRODUZIONE RISERVATA