Mascherine trasparenti per comunicare con i sordi: il progetto pilota della questura di Perugia
di Vanna Ugolini
«La sordità è invisibile ai più – ha detto Bartolini – perché non si vede e la comunicazione costituisce un ostacolo reale. Vogliamo continuare a sensibilizzare con messaggi di integrazione socio-culturale, promuovendo i valori dell’integrazione e della diversità, offrendo la possibilità di condividere in questo momento le mascherine per comunicare meglio con tutti».
Il progetto Enea, invece, prevede la possibilità di un contatto diretto con la Polizia attraverso l’account mail: relazioniesterne.questura.pg@poliziadistato.it . La fase dedicata ai cittadini non udenti è la seconda tappa di questo progetto che si è partito con azioni di sostegno rivolte alla fascia degli anziani, come, ad esempio, la consegna della pensione per chi non poteva uscire di casa.
«Ritengo questo passo un tassello molto importante del progetto Enea – dichiara il Questore di Perugia dr. Antonio Sbordone – l’impulso del “fare” messo in atto sotto forma di un vero e proprio network collaborativo che parte dalla percezione dei bisogni del cittadino».
Gli agenti di Polizia della Questura e dei Commissariati della Provincia di Perugia, potranno sin da oggi comunicare in maniera ancor più efficace.
Le mascherine sono state donate dall'associazione tarantina Giorgioforever, specializzata nel volontariato sanitario e con il supporto del sindacato di polizia Siulp.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 18 Maggio 2020, 10:05
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