PERUGIA - I Carabinieri Forestali del Nucleo Cites, su segnalazione di un privato cittadino, hanno recuperato un esemplare di Chelydra serpentina – tartaruga azzannatrice – rinvenuta da un signore in un laghetto privato in Comune di Cannara provincia di Perugia. La tartaruga azzannatrice è piuttosto aggressiva quando è fuori dall'acqua; ha un corpo robusto, una lunga coda, muscoli del collo particolarmente sviluppati, che le consentono di sferrare abili morsi; ha una struttura ossea mascellare - "becco corneo" - che le consente di sferrare morsi potenti e pericolosi anche per l'uomo, potendo amputare di netto le falangi delle dita. In Italia ne è vietata la vendita e la detenzione in quanto specie ricompresa tra quelle, di cui al DM 19.4.1996, considerate pericolose per la salute e la pubblica incolumità: introdotte illegalmente vengono poi abbandonate in natura una volta cresciute e diventate difficili da gestire. L'esemplare, in buone condizioni, è stato affidato in custodia all'erpetologo Carlo Guidi dello Zooproject di Perugia, una delle poche strutture in Italia autorizzata alla detenzione di rettili pericolosi, che sulla vicenda riferisce: “il ritrovamento sempre più frequente di tartarughe azzannatrici nei nostri corsi d’acqua dimostra quanto sia facile l’adattamento di questi animali di origine Nord Americana al nostro ambiente. Sono in grado di fare letargo e quindi superare bene i nostri inverni.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 23 Giugno 2021, 11:52
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