Disneyland Paris, il parco degli show delle meraviglie e delle carriere dei sogni

Disneyland Paris, il parco degli show delle meraviglie e delle carriere dei sogni

di Sabrina Quartieri

Il castello della Bella addormentata come palcoscenico speciale di uno spettacolo serale di luci, giochi pirotecnici, musiche e stelle di droni, per raccontare con “Disney Dreams” la storia di Peter Pan alla ricerca della sua ombra smarrita, nei fantastici mondi delle fiabe. Ma anche l’esibizione di Topolino nei panni di un aspirante mago, per rivivere in un solo show alcune delle scene più iconiche delle favole. Ancora, una maestosa torre che, quando si fa buio, si anima a suon di laser, musica e sciami di droni (ben 500), con i supereroi di “Avengers Power The Night”.

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Infonde magia a colpi di creatività e innovazione Disneyland Paris, il grande parco dei divertimenti alle porte della Villa Lumière che delizia grandi e piccini di ogni parte del mondo, tra attrazioni e rappresentazioni, da quelle vintage alle narrazioni più contemporanee. Varcandone la soglia di ingresso, si torna bambini e si lascia il mondo fuori, per riappropriarsi dei ricordi più cari, tra fiabe della nostra infanzia e favole contemporanee. Ma a Disneyland Paris la magia non è solo per chi la vive come pubblico attraverso la sua programmazione artistica o con i viaggi ludici immersivi in compagnia di supereroi, principesse, Minnie e Topolino. 

Disney Dreams

A respirarla giorno dopo giorno, traguardo dopo traguardo, è anche chi la crea e la protegge, per rendere il parco all’altezza delle aspettative di chi lo sceglie per celebrare al meglio un’occasione speciale. La dimensione magica, del resto, merita di essere tutelata, perché è capace di effetti speciali: «Disneyland Paris ad esempio è un luogo che sa umanizzare le connessioni. Dopo un’attrazione o uno show, genitori tornati alla tenera età e figli, si confrontano, si scambiano sensazioni e impressioni. L’interazione reale torna protagonista e questo avviene anche con i personaggi delle fiabe e non solo, che è possibile incontrare per scattarsi una foto-ricordo assieme», racconta Dana Iris Harrel, Executive Show Director. I bambini, poi, imparano a coltivare la pazienza: senza mai lamentarsi, affrontano lunghe file e attese proprio per trascorrere pochi attimi con la Bella addormentata o Biancaneve, nel Padiglione delle Principesse, o con Topolino. Ancora, con un supereroe, persino allenandosi con lui presso l’“Hero Training Center” del “Marvel Avengers Campus” o partecipando in prima persona allo spettacolo “Warriors of Wakanda”. 

I pargoli non si straniscono nemmeno se capita di dover assistere alle festose parate con i carri delle favole, sotto la pioggia: sono disposti a tutto per un saluto o un bacio mandato da lontano dal loro personaggio preferito che, a sua volta, sfila ogni giorno in “Disney Stars on Parade” senza badare al meteo, pur di non deludere i suoi fan e rendendo questa fabbrica di gioia e spensieratezza collettiva, ancora più allegra e speciale, perché la magia è comunque garantita. L’apoteosi della gioia arriva nel ristorante “Plaza Gardens”, in cui si mangia in compagnia di Topolino, Minnie, Pluto, Paperina e Paperino e, se tutto questo coincide con il proprio compleanno, assieme all’Happy birthday arriva anche una torta a loro ispirata. Come racconta Matteo Borghi, 35enne di Castellana in Chianti in provincia di Siena, Show Director italiano di alcuni spettacoli in scena presso la nuova area “Marvel Avengers Campus”: «Disneyland Paris vuol dire vedere il mondo con gli occhi meravigliati, in un luogo dove la magia è tutta intorno a noi.

Quando sono arrivato per la prima volta nel parco ero adulto, ma mi sono ritrovato bambino all’improvviso. Creare le esperienze per permettere ai visitatori di interagire con i personaggi mi dà una soddisfazione particolare, perché specie agli italiani questo tipo di esperienze piace molto. “Frozen”, ad esempio, è un invito musicale immersivo in cui gli spettatori si spostano di sala in sala, per viaggiare nel regno di Arendelle e incontrare Anna ed Elsa», continua Matteo.

The Hollywood Tower

Solo uno dei tanti italiani impiegati a tutti i livelli nel grande parco alle porte di Parigi che permette di realizzare, a chi ci crede e coltiva il proprio talento, le carriere dei sogni: «Sono cresciuto con i cartoni Disney degli anni ‘90, ero molto affezionato alla parte classica e conoscevo meno l’universo Marvel e Star wars, che stando qui invece ho potuto approfondire. La cosa che, dal 2018 in poi, mi ha fatto restare a Disneyland Paris è che tutti i giorni si vive un’avventura diversa anche professionalmente», aggiunge Matteo. È stato così pure per Domenica Arvonio, Cast Member italiana, originaria di Napoli, che oggi lavora alla regia dello spettacolo “The Lion King: Rhythms of the Pride Lands” presso il Frontierland Theater: «Occuparmi degli spettacoli, somiglia molto a quello che volevo fare da piccola: sognavo di stare in un mondo magico e amavo cantare. In questo show che dirigo ci sono tanti cantanti e la magia non manca di certo. Il Re Leone piace tantissimo, essendo molto vario, tra musica live, ballerini e acrobati e seppure duri solo 30 minuti, è molto ricco. Ogni canzone emoziona e ci tocca personalmente delle corde. Tra tutti, questo lavoro è quello che mi fa vibrare di più», spiega Manuela.

Una giovane donna che ha cambiato tanti ambiti professionali in 18 anni a Disneyland Paris, perché la monotonia la annoia: «Ho fatto ben 20 mestieri, ma quello che mi sento di dire rispetto al mio posto di lavoro è di farci un pensierino, perché stare qui apre la mente e offre opportunità diverse», conclude. È d’accordo con lei un altro italiano trapiantato a Parigi da Lecce, Massimiliano Giannico, che lavora per il dipartimento “Decorazioni Spettacoli”: «Sono arrivato 20 anni fa e prima di entrare in questo atelier, ho svolto altri incarichi. Ricordo che i miei genitori non mi diedero il permesso di studiare alle Belle Arti, eppure oggi sono riuscito, grazie a questa realtà e alla Francia che mi ha pagato dei corsi di formazione, a diventare pittore nel laboratorio che, cercando di realizzare tutto a mano, crea gli oggetti per gli allestimenti del parco». Come le lettere di Babbo Natale da spedire al Polo nord, le grandi cupcake con le orecchie di Topolino o una bizzarra borsa gialla con altoparlante che fa le bolle e che sarà parte dello spettacolo della prossima estate firmato Pixar. Un tassello ulteriore di questa fabbrica dei sogni, che promette effetti sbalorditivi assieme alla nuova veste del “Disneyland hotel”, pronto nel 2024 come indirizzo da non perdere per soggiorni magici e regali.

The Lion King: Rhythms of the Pride Lands

Ultimo aggiornamento: Lunedì 17 Aprile 2023, 15:42
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