Microsoft e i progetti italiani: sostegno
a giovani, donne e start up

Microsoft e i progetti italiani: sostegno ​a giovani, donne e start up

di Alessio Caprodossi
Sostenere i giovani imprenditori, agevolare l'interazione degli studenti alle prime armi con dispositivi hi-tech, convincere le donne che studiare e lavorare con la tecnologia non un'esclusiva maschile.





Aspetti diversi accomunati dai programmi di responsabilità sociale che Microsoft Italia porta avanti con l'obiettivo di diffondere opportunità e vantaggi offerti dalle nuove tecnologie. Perché «sviluppare servizi che possano migliorare l'efficienza di ogni settore significa migliorare tutti gli aspetti della nostra vita» spiega Silvia Candiani, direttore marketing Microsoft Italia.



In rampa di lancio c'è la Nuvola Rosa, iniziativa ideata per colmare il divario di genere nella scienza e nella ricerca, settori dove le donne continuano a scarseggiare. Per avvicinare le ragazze al digitale sono stati varati 44 corsi gratuiti che tra oggi e domani richiameranno nella facoltà di Ingegneria dell'Università La Sapienza di Roma 630 ragazze tra i 17 e 24 anni.



In attesa che le istituzioni diano l'agognata svolta, l'azienda di Redmond tira dritto e allarga gli orizzonti dedicandosi anche alle piccole e medie imprese perché il piano sul lungo termine è «promuovere la digitalizzazione dell'intero Paese». Sei mesi fa è stato lanciato il primo Laboratorio di Esperienza Digitale, che dopo Milano, Bari, Napoli e Torino è arrivato a Roma con numeri incoraggianti: 600mila aziende interessate, 4500 quelle formate e trenta casi di realtà che grazie agli strumenti hi-tech hanno incrementato di molto il proprio business.



In tema di successi, l'esempio migliore arriva dalle varie startup che grazie alle opportunità offerte da Microsoft sono riuscite a trasformare un'idea brillante in una impresa. «C'è molto fermento ma il numero di start up è ancora basso, anche se le capacità non mancano» dice la Candiani. Per convogliare idee, spirito di avventura e nozioni pratiche c'è il progetto “Start up Revolutionary Road 2014”, primo passo per approfondire le conoscenze informatiche e manageriali contando sulla valenza degli esperti di settore.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 23 Aprile 2014, 09:48
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