Olimpiadi, a Los Angeles 2028 torna il cricket: è la seconda volta nella storia dei Giochi

La prima e unica volta fu a Parigi 1900

Olimpiadi, a Los Angeles 2028 torna il cricket: è la seconda volta nella storia dei Giochi

di Piero Mei

Li guardi tutti vestiti di bianco, manco fossero tennisti a Wimbledon o schermidori, due categorie di atleti che non hanno l’armocromista. Da lontano puoi anche scambiarli per persone in tutta protettiva da qualche radiazione o virus scappato da un laboratorio. Accade, a Roma, magari a Capannelle, a Piazza Mancini, a Villa Pamphilj, tra suoni di purosangue che scalpitano o di runners all’ultima scarpa. Invece sono cricketers, cioè giocatori di cricket. Fanno quel che fanno in mezzo mondo: è stato calcolato che la metà del genere umano vivente sia appassionato a questo sport, nel quale ogni partita, dicono, può durare anche cinque giorni. Due miliardi e mezzo di persone si appassionano alla faccenda.

Campi in erba sintetica «dannosi per la salute»: l'Europa li bandisce, ma in Italia sono il 22% del totale. Ecco cosa cambierà

E adesso hanno un futuro olimpico: il cricket torna ai Giochi che ha frequentato una sola volta, a Parigi 1900, due squadre partecipanti, una inglese e una francese: vinsero gli inglesi. Ma il mondo va avanti: giusto in questi giorni, durante i quali si sta giocano la quadriennale World Cup, gli inglesi sono stati battuti dall’Afghanistan: una Corea, mutatis mutandis. È accaduto in India.

Già, in India: è lì che il Cio ha promosso il cricket (doveva essere uno spot per Brisbane 2032, ma l’hanno presa d’anticipo). Qualcuno, Michael Payne, guru del marketing e della tv per un ventennio dal Cio, ha appena calcolato l’effetto sui diritti: l’India avrebbe versato “noccioline” per Los Angeles ’28. «Cinque milioni di sterline: diverranno 150 milioni» ha sentenziato l’esperto. Mica male come crescita…

Se guardavi il mappamondo olimpico c’era un gigantesco buco geografico: India, Pakistan e Bangladesh, rispettivamente un miliardo e mezzo, 250 milioni e 180 milioni di persone. Con il cricket l’hanno riempito: e quelli, poi, smanettano con il clic a tempo pieno. Anche perché sognano i loro assi: nella Premier League di cricket in India i campioni guadagnano 5 milioni e passa l’anno. E poi ci si aspetta l’”effetto Dream Team”: lo ha vissuto il basket. Le statistiche dicono che prima di Barcellona ’92, quando gli assi dell’Nba entrarono nel giro olimpico, a quel campionato in America partecipavano 23 cestisti non Usa di 18 Paesi; adesso sono 120 di 40 Paesi. È la globalizzazione. Lo farà anche il cricket?


Ultimo aggiornamento: Lunedì 16 Ottobre 2023, 17:09
© RIPRODUZIONE RISERVATA