F1, in Azerbaigian trionfa Ricciardo ma tiene banco lo scontro Vettel-Hamilton
di Piergiorgio Bruni
Un gesto improvviso, tale da costringere il ferrarista prima alla collisione e, dopo un istante, imbestialito, ad assumere un inaspettato (e sciocco) ruolo di vendicatore a colpi di pneumatici. Un atto che, però, gli costerà una penalità di 10 secondi e, purtroppo, il successo (chiuderà quarto). In Azerbajgian, fra detriti, arrembaggi e bandiere rosse, vince inaspettatamente Ricciardo, dietro di lui Bottas e, a seguire, ancora più a sorpresa, Stroll. Male, invece, Raikkonen: fuori a 3 giri dalla fine. «La manovra di Hamilton? È stata pericolosa per chi sta dietro spiega un arrabbiato Vettel a fine gara e non si fa così. Ha frenato un paio di volte e diventa pericoloso per chi sta dietro. Tuttavia, non so perché io ho avuto una penalità e lui no». Poi, una battuta sul GP: «Credo che la macchina fosse molto buona conclude il tedesco e il passo gara forte. La partenza impegnativa e un Bottas molto aggressivo».
Immediata la risposta dell'avversario della Mercedes: «E' piuttosto chiaro quello che è accaduto dice Hamilton e non è la condotta che ci si aspetta da un 4 volte campione del Mondo. In quel punto ho dovuto rallentare ma lui era distratto e mi è venuto addosso». Immancabile, infine, pure la stoccata di Arrivabene: «Non vogliamo polemizzare sull'accaduto esordisce il team principal della Rossa ma mi domando: siamo in F1 oppure al Colosseo?».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 26 Giugno 2017, 08:58
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