Torino-Lazio, Pioli: "2° posto? Ci crediamo.
Rincorrere la Roma è uno stimolo in più"

Torino-Lazio, Pioli: "2° posto? Ci crediamo. Rincorrere la Roma è uno stimolo in più"

di Enrico Sarzanini
ROMA - «Il secondo posto non è un tabù». Pioli oggi ha la possibilità di staccare il Napoli e ci crede. La Roma a quattro lunghezze fa gola quasi più della Champions. Parola del tecnico che alla vigilia della sfida contro il Torino ammette le reali ambizioni di una Lazio in continua ascesa: «Il primo obiettivo è vincerle tutte, poi vedremo dove saremo arrivati».



Per la prima volta Pioli abbandona le frasi di circostanza e scopre le carte: «Il fatto di puntare alla Roma e al secondo posto dà sicuramente una possibilità in più di centrare il nostro obiettivo e la consapevolezza che abbiamo è che stiamo lavorando bene. E che le prossime partite determineranno il nostro futuro. È inutile guardare la classifica in questo momento, conterà solo quella del 31 maggio».



Contro i granata i biancocelesti avranno certamente il vantaggio di non aver giocato in Europa: «Dovremo essere bravi ad approfittarne. Abbiamo visto i pregi e i difetti del Torino ma allo stesso tempo loro saranno pronti per essere una squadra competitiva. Sarà una gara complicata, in casa hanno battuto il Napoli, sulle palle inattive sono forti e ci sarà bisogno di una grande Lazio».



In città si respira grande euforia, Pioli è pronto a gestirla: «La mia squadra è molto motivata e ha lavorato con attenzione. I complimenti a me? Lo sto vivendo continuando a lavorare, anche più di prima, perché non abbiamo fatto nulla. Stiamo sul pezzo e ci sono ancora tante partite perché ancora non abbiamo raggiunto il nostro obiettivo. Con i tifosi c'è stata da subito grande sintonia. Adesso dobbiamo portare la barca in porto».



Dalla bella vittoria ottenuta contro la Fiorentina lunedì all'Olimpico, il tecnico ha ricevuto importanti conferme: «La squadra è consapevole dei propri mezzi e sta prendendo coscienza delle proprie possibilità. Abbiamo dimostrato di avere ottime credenziali e avere maturità giusta che certe volte bisogna soffrire perché non si può sempre dominare». Senza dimenticare quel gruppo che fino ad oggi è stato il vero punto di forza: «Il gesto assolutamente spontaneo di Radu che ha dato la fascia di capitano a Cataldi ne è solo l'ennesima conferma».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 16 Marzo 2015, 23:21

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