Moggi a Report: «Berlusconi mi disse che eravamo intercettati». Dietro Calciopoli un patto politico-industriale?

La trasmissione Report torna su Calciopoli a 17 anni dallo scandalo, con nuove rivelazioni inedite

Moggi a Report: «Berlusconi mi disse che eravamo intercettati». Dietro Calciopoli un patto politico-industriale?

di Redazione Web

La trasmissione Report dedica la puntata di lunedì 17 aprile 2023 a Calciopoli, l'inchiesta che stravolse il calcio italiano ormai 17 anni fa, e che vide la retrocessione in Serie B della Juventus. Dietro l'inchiesta, azzarda la trasmissione, una tesi «tutta da dimostrare»: quella di un  «patto politico-industriale».

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«Un patto politico-industriale»

«Berlusconi mi disse che c'erano delle intercettazioni, ma aggiunse che non c'era niente di illegale e che non dovevo preoccuparmi», le parole di Luciano Moggi. La tesi del 'patto' emerge da una dichiarazione da Paolo Bergamo, designatore arbitrale, secondo cui ci fu un'intesa fra gli imprenditori Massimo Moratti e Marco Tronchetti Provera, in orbita Inter, e alcuni personaggi di Torino che gravitavano intorno alla famiglia Agnelli.

L'obiettivo era portare John Elkann al vertice del gruppo Fiat, mentre con Antonio Giraudo, all'epoca amministratore delegato della Juventus, sarebbe invece toccato ad Andrea Agnelli, figlio di Umberto Agnelli, al quale Giraudo era molto legato. Bergamo ha detto che in proposito ebbe una conversazione con Nicola Latorre, senatore del Pd: «mi disse che secondo lui stava finendo la prima repubblica del calcio italiano». 

Il giallo della cena segreta Moratti-Bergamo

Una «cena segreta» tra Massimo Moratti, presidente dell'Inter, e il designatore degli arbitri, Paolo Bergamo, è uno dei retroscena rivelati dalla trasmissione tv Report nel corso della puntata dedicata al caso Calciopoli. A parlarne è stato lo stesso Bergamo. Il presidente dell'Inter, Massimo Moratti, lo aveva invitato dopo la sconfitta del 5 maggio 2002 con la Lazio costata ai nerazzurri lo scudetto. La cena ci fu a luglio. «Moratti - ha raccontato Bergamo - mi chiese perché gli arbitri ce l'avevano con l'Inter».

In seguito, secondo la ricostruzione di Report, Moratti si rivolse all'allora capo della security di Telecom, Giuliano Tavaroli, per fare svolgere degli accertamenti sui favoritismi arbitrali: un «lavoro di intelligence» che Tavaroli commissionò alla società Polis Distinto. «Ma erano indagini illegali e io quando lo seppi feci causa», ha commentato Bergamo.

Nel corso della puntata è stato fatto presente che il procedimento giudiziario che ne è seguito è stato chiuso da «un accordo», i cui termini sono rimasti riservati, che obbliga l'Inter a indennizzare le persone che erano state monitorate.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 17 Aprile 2023, 23:01

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