Pnrr, il no dell'Ue agli stadi di Firenze e Venezia. È caos, Nardella: «Danno grave e ingiusto». Renzi: «Buon senso Ue»

Arriva la bocciatura al rifacimento degli stadi con il Pnrr

Pnrr, il no dell'Ue agli stadi di Firenze e Venezia. È caos, Nardella: «Danno grave e ingiusto». Renzi: «Buon senso Ue»

di Niccolò Dainelli

L'Europa blocca il rifacimento degli stadi di Firenze e Venezia. Nell'ambito dei fondi del Pnrr, «gli interventi del Bosco dello Sport di Venezia (arena e stadio) e dello stadio Franchi di Firenze non saranno finanziati». Ad annunciarlo è il ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto. E nelle due città scoppia il caos

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Pnrr, caos stadio a Firenze e Venezia

«I servizi della Commissione, infatti, a seguito di un ulteriore approfondimento istruttorio, hanno confermato la non eleggibilità di entrambi gli interventi nell'ambito dei Piani Urbani integrati (PUI) delle rispettive città metropolitane. I Piani urbani integrati - ha spiegato Fitto - erano stati approvati con decreto del ministro dell'Interno di concerto con il ministro dell'Economia e delle Finanze il 22 aprile 2022. A fronte delle osservazioni pervenute a fine marzo 2023, il governo, il 4 Aprile ha convocato i sindaci delle città metropolitane di Venezia e Firenze, al fine di acquisire ogni elemento utile per superare le criticità segnalate. Elementi poi trasmessi alla Commissione e oggetto di due ulteriori incontri tecnici. I servizi della Commissione europea, pur apprezzando lo sforzo del governo, hanno confermato l’ineleggibilità degli interventi».

Gli adempimenti per la terza rata

«La Commissione - ha ricordato poi il ministro - ha richiesto al governo di adottare gli atti necessari alla formalizzazione di quanto comunicato», sull'esclusione del Bosco dello Sport di Venezia e dello stadio Franchi di Firenze dal Pnrr «per finalizzare la positiva verifica di tutti gli obiettivi al 31 dicembre 2022, necessari allo sblocco della terza rata da 19 miliardi di euro. Il governo nei prossimi giorni verificherà e attiverà ogni azione necessaria per assicurare il tempestivo sblocco della rata». 

 

«Danno grave e ingiusto»

Immediata la risposta del sindaco Dario Nardella: «Firenze subisce un danno grave, ingiusto e ingiustificabile.

Siamo profondamente delusi per questa decisione dell'Unione europea sulla quota di finanziamento di 55 milioni di euro del Pnrr sul progetto di restauro e riqualificazione dello Stadio Franchi di Firenze, che non è semplicemente uno stadio ma un monumento nazionale vincolato dallo Stato». Il primo cittadino del capoluogo toscano ha poi aggiunto: «Attendiamo di sapere le motivazioni reali, ma a noi è sempre stata chiara la correttezza del procedimento».

«Contrari alla bocciatura»

«La notizia del mancato inserimento del progetto del 'Bosco dello Sport' all'interno delle risorse del Pnrr è stata accolta con stupore e contrarietà, in quanto nelle scorse settimane sono stati forniti tutti gli approfondimenti richiesti, con interlocuzioni a tutti i livelli». È quanto si legge in una nota ufficiale del Comune e della Città Metropolitana di Venezia. «Sarà cura dell'Ente  conoscere le motivazioni finali della scelta. Il Comune di Venezia, rispetto a una decisione che sembra più politica rispetto al nostro Paese, che tecnica, ribadisce la fiducia nel nostro governo». 

 

Renzi: «Buon senso Ue»

«L'Unione europea conferma quello che tutte le persone di buon senso hanno sempre pensato. Non si possono usare i soldi del Pnrr per rifare lo stadio della Fiorentina. I soldi dell'Europa devono andare alle case popolari e alle scuole, non per gli stadi di Serie A. Adesso c'è solo una strada: autorizzare la Fiorentina a fare i lavori al Franchi a proprie spese seguendo il progetto che la società ha già presentato con l'abbattimento delle curve». Così su Twitter il leader di Iv Matteo Renzi. «I funzionari della sovrintendenza non possono bloccare la città. I soldi dell'Europa vadano alle scuole e alle case popolari». 


Ultimo aggiornamento: Sabato 22 Aprile 2023, 18:54

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