Parma ko col Chievo: 0-1, decide Zukanovic.
Lucarelli: "Noi allo sbando, Tavecchio dov'è?"

Parma ko col Chievo: 0-1, decide Zukanovic. Lucarelli: "Noi allo sbando, Tavecchio dov'è?"

di Marco Zorzo
MILANO - Consigliamo a Giampietro Manenti, nuovo presidente del Parma, di attuare il piano B, come lui stesso, nella conferenza stampa di presentazione ieri pomeriggio l'ha definito. Sì, perché la squadra di Roberto Donadoni ha perso 0-1 il recupero al Tardini con il Chievo. Così sono sfumate le ultime speranze (se ce ne fossero state ancora) di restare aggrappati alla lotta salvezza.





Il Parma è in situazione drammatica. E non solo vedendo la classifica. Il nuovo patron ieri ha garantito: «Sto ricorrendo il tempo per rispettare le scadenze entro il 16 (ma non era il 15 il day-after?, ndr). In cinque anni porterò qui investitori dell'Europa orientale». Ai tifosi, che con tanto di striscione invitano la società a portare i libri in tribunale, Manenti chiede: «Fidatevi di me». Intanto le scadenze, per evitare un ulteriore -3 punti in classifica incombono: «Vogliamo saldare l'intero debito Irpef e una parte di arretrati entro il 16. Poi tra il 18 e il 20 chiudere con i restanti stipendi, tra giocatori e dipendenti».



Intanto a incassare tre punti pesanti è il Chievo. Maran fa festa grazie alla magica punizione di Zukanovic al 54'. Per i gialloblù è la rete numero 500 segnata in A. Parma che ha giocato in 10 per un'ora, vista l'espulsione al 30' di Galloppa, che dopo il rosso se la prende con l'arbitro Rocchi, mettendogli le mani addosso: il centrocampista rischia una pesante squalifica.



LA CRONACA



LUCARELLI: SIAMO ALLO SBANDO, TAVECCHIO DOV'ERA? «Manenti ci ha detto che la sua intenzione è quella di mettere dei soldi nella società. La cosa più importante è il futuro del club, vogliamo una società seria alle spalle, cosa che fino ad oggi non c'è stata. Fa anche ridere che nelle ultime tre partite si sia presentato nello spogliatoio un presidente diverso e con oggi siamo a quattro. Siamo veramente allo sbando. Mi auguro ora che alle parole seguano i fatti anche se c'è poco tempo». È lo sfogo a fine partita del capitano del Parma Alessandro Lucarelli.



La sconfitta con il Chievo brucia ma i nervi sono a fior di pelle soprattutto per la situazione societaria. «Del passato di Manenti non mi interessa, spero solo che faccia le cose per bene. C'è comunque tanta amarezza - ha aggiunto il giocatore crociato - Il passato? È ovvio che Leonardi e Ghirardi abbiano fatto degli errori ma almeno Leonardi non è sparito, è ancora qui. E poi Tavecchio dov'era in tutto questo? La Lega si è mossa in ritardo, forse tutto questo si poteva evitare. Anche l'Aic si è mossa solo ora».



Roberto Donadoni invece difende, per ora, i nuovi arrivati. «Io ho sentito in questi giorni commenti e considerazioni sulla nuova società - ha spiegato il tecnico ducale - Ma possiamo per tre giorni stare zitti ed aspettare? Perché non dare credito a queste persone? Non mi pare che si siano presentate 250 persone alla porta di Collecchio per comprare il Parma». Sul campionato del Parma e sulla partita poi Donadoni ha aggiunto: «Io intendo affrontare tutte le partite con la volontà ed il desiderio di portare fuori qualcosa di positivo. Poi se questo porta alla salvezza sinceramente non me ne frega più niente. Quello che i ragazzi oggi hanno messo in campo è sicuramente positivo perché hanno avuto la forza e la volontà di creare qualcosa di importante. Ci è mancato quel pizzico in più per creare un'occasione».



Strappa invece una vittoria pesantissima Rolando Maran. «Nella prima parte della gara è stato bravo il Parma a metterci in difficoltà - ha commentato il tecnico del Chievo - Sapevamo che sarebbe stato difficile far girare palla visto lo stato del terreno di gioco però siamo stati in partita senza soffrire. Ci aspettavamo un Parma orgoglioso ma nel secondo tempo abbiamo fatto noi la partita; abbiamo avuto un po' d'ansia di non portare a casa il risultato ed abbiamo sbagliato troppo di fronte alla porta. Sono convinto che questa vittoria ci darà il morale giusto per affrontare nel modo migliore la sfida con la Sampdoria - ha concluso Maran - Oggi ci siamo rimessi in corsa, siamo ripartiti ed abbiamo le carte in regole per ottenere la salvezza, il nostro scudetto».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 12 Febbraio 2015, 12:46