Milan, l'obiettivo è l'Europa entro Natale.
Romagnoli: "Arriveremo in alto"

Milan, l'obiettivo è l'Europa entro Natale. ​Romagnoli: "Arriveremo in alto"

di Luca Uccello
MILANO - Sinisa Mihajlovic si è ripreso nuovamente il Milan, forse definitivamente. Alla vigilia con la Sampdoria era stato chiaro. Non voleva accontentarsi di 10 punti da qui a Natale e forse aveva ragione lui.


Ora, dopo i tre punti d'oro e tra gli applausi con la Sampdoria di Montella, il suo Milan può contare su un calendario in discesa, semplice, impossibile da sbagliare se sei il Diavolo: a Modena contro il Carpi, poi il Verona a San Siro e la trasferta di Frosinone prima della sosta natalizia. Possibili nove punti e possibile che il Milan si ritrovi alla vigilia delle feste tra le prime cinque forze del campionato. Un traguardo impensabile fino a qualche settimana fa quando qualcuno parlava di crisi, di esonero, di squadra non all'altezza.

E invece, chi è rimasto sul carro del serbo può far festa, godersi il momento, scegliere anche un bel regalo per il mercato di gennaio. Senza dimenticare che Sinisa presto potrà contare sui recuperi di Bertolacci, Balotelli e “bomber” Menez, senza dimenticare l'ultimo Niang, ormai non più il “bad boy” che si faceva fermare al volante in centro a Milano con la patente falsa. Tre rientri che dovrebbero aiutare il tecnico a conquistare quella continuità necessaria per confermarsi come una squadra all'altezza dell'Europa, meglio se Champions...
E il calendario che sorride a Sinisa anche alla Befana quando a San Siro arriva il Bologna. Nove, forse anche 12 punti per allontanare tutti i dubbi, tornare ad essere un Milan che fa paura, che lotta per la Champions. Poi si tornerà a fare sul serio con la Roma. Un'esame di maturità...

ROMAGNOLI: "ARRIVEREMO IN ALTO" Alessio Romagnoli sta crescendo gara dopo gara. Nessuna sorpresa per Mihajlovic che l'ha cresciuto in campo a Genova. Poi a Milano. Un arrivo caramente voluto dal serbo. Venticinque milioni ben spesi, che garantiscono a Casa Milan un futuro ricco. Giovane ma già esperto, tanto da guidare fin da subito la difesa rossonera. Altro che Mexes, Zapata o Alex. E' lui che dirige il traffico. «Di carattere sono un freddo. Questo è un aspetto del mio temperamento che a volte mi crea problemi. Prima di una partita io rido e scherzo come in qualsiasi momento della giornata. Lo stesso capita alla fine della gara, quando ancora la tensione è al massimo. Questo mi ha creato qualche difficoltà perché viene male interpretato. Diciamo che ci devo lavorare su...». Lo dice in un'intervista al mensile rossonero, Forza Milan, dove analizza anche il momento attuale: «C'è un allenatore nuovo e considerando quanto è successo nelle stagioni precedenti, sapevamo tutti che avremmo avuto bisogno di tempo per cercare di metterci in carreggiata. Vogliamo lottare per le prime posizioni. Personalmente sono ottimista: credo che riusciremo ad arrivare dove vogliamo...».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 30 Novembre 2015, 23:35

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