Lazio, Sarri a tutto campo: «Berardi mi piace, mi intriga Maxime Lopez». Luis Alberto rinnova fino al 2027

L'allenatore biancoceleste a Sportitalia: "Potevo andare in Arabia, ma sto bene qui"

Lazio, Sarri a tutto campo: «Berardi mi piace, mi intriga Maxime Lopez». Luis Alberto rinnova fino al 2027

di Enrico Sarzanini

In attesa degli acquisti il patron della Lazio Claudio Lotito continua a confermare quei giocatori che Sarri considera dei punti fermi: dopo Pedro anche Luis Alberto ha trovato l'accordo per il rinnovo ed ha posto la firma sul contratto fino al 2027 . Lo spagnolo guadagnerà 4 milioni di euro a stagione bonus compresi. Ieri sera intanto lunga intervista esclusiva di Maurizio Sarri a Sportitalia che ha svelato: «Mi piacerebbe allenare Berardi ma al momento è del Sassuolo e mi intriga Maxime Lopez». Così sul futuro: «Ho ricevuto un'offerta dall'Arabia ma sto bene qui alla Lazio».

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Un occhio anche ai calendari, il tecnico non è stato molto contento: «Menomale che siamo arrivati secondi. Se fossimo arrivati ottavi ci facevano giocare in deroga a Madrid contro il Real. Il calendario è pesantissimo per quanto ci riguarda, ancora ho dato un’occhiata solo superficiale. Pesante perché nelle prime sette/otto partite affrontiamo quattro grandi squadre».

Il discorso poi si sposta su Lotito: «Quante volte lo sento? Dipende, nei momenti in cui lui ha meno impegni politici lo sento spesso, nei momenti in cui, come nell’ultimo periodo, deve mettere insieme i partiti politici e le riunioni per i diritti televisivi lo sento meno. Mi fido di tutto lo staff, ma noi siamo una società in cui la figura del presidente è importante».

C'è poi la questione Milinkovic Savic in scadenza tra un anno: «È un problema per la società, ma per me potrebbe essere una risorsa, poi dipende tutto da quanto il ragazzo è coinvolto dalla situazione.

Milinkovic con la testa libera è un giocatore di un livello straordinario. Si sta parlando di un giocatore fantastico, che ora ha una vicenda contrattuale e non so che conseguenze possa portare però è sia un problema societario che una risorsa tecnica». Sarri fa l'identikit del suo attaccante preferito: «Dipende dalla situazioni che sono in divenire, se noi abbiamo la necessità di tenere Felipe sempre da attaccante esterno è chiaro che deve arrivare un giocatore più pronto. Se noi abbiamo attaccanti esterni in buon numero possiamo prendere un giovane da tirare su e nel frattempo utilizzare Felipe da attaccante centrale, ha fatto abbastanza bene. Sono situazioni che vanno viste nel complesso in base alla rosa che sta venendo fuori».

L'attenzione poi si sposta al centrocampo: «Torreira è un giocatore che ho visto benissimo alla Samp e alla Fiorentina, è un giocatore che sta facendo bene in Italia. Samuele Ricci del Torino è l’uomo che avanza in quel ruolo». C'è spazio anche per la Roma: «Era una grande squadra già negli anni scorsi, ha speso molte energie in Europa, ha fatto meno in campionato, ma la forza della squadra era evidente. La rivalità con Mourinho? Personalmente non la sento anzi, mi sta anche simpatico. Quelle volte in cui ci ho parlato mi ha dato l'impressione di essere una persona intelligente. In un Chelsea- Manchester United è successo un qualcosa di cui lui poteva approfittare e non l’ha fatto quindi io ho molto rispetto per lui. Si è dimostrato un uomo». Sarri ha sempre detto di sentrirsi già lazial e ribadisce il concetto: «È difficile arrivare in un ambiente nuovo e dopo pochi giorni sentirsi accettato e a casa, questo ti fa affezionare a tutto l’ambiente e alla tifoseria. In giro per l’Italia c’è un’idea che non corrisponde alla realtà, la tifoseria della Lazio è grande ed educata almeno nei rapporti che hanno con noi. Questo mi ha fatto sentire a casa e questa completa autonomia mi ha ridato l’entusiasmo per poter lavorare sul campo».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 6 Luglio 2023, 09:08

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