Juve, operazione Ronaldo fallita. Ora conviene salutarsi in anticipo

Juve, operazione Ronaldo fallita. Ora conviene salutarsi in anticipo

di Alberto Mauro

Lo shock per la seconda eliminazione consecutiva agli ottavi di Champions a poco più di 12 ore di distanza diventa analisi di un fallimento imprevisto, con più di un colpevole e pochi margini di manovra. Ha sbagliato Pirlo, è stato sottovalutato il mercato da parte della dirigenza in estate, ha tradito soprattutto Ronaldo, l’uomo della Champions e della fase ad eliminazione diretta. Chiesa e Rabiot hanno tenuto a galla le speranze juventine fino al 120’, ma nella doppia sfida contro il Porto tra andata e ritorno l’assenza del portoghese ha fatto quasi più notizia dell’eliminazione stessa dei bianconeri.

Ronaldo-Juve, quale futuro? 

Quale sarà ora il futuro di Ronaldo? L’addio agli ottavi rischia di cambiare i piani ed evidenziare ancora più nettamente un’operazione oggi fuori dai parametri finanziari del club anche a causa dell’emergenza sanitaria. Il contratto è in scadenza 2022 ma per CR7 e la Juventus potrebbe essere vantaggioso salutarsi con un anno di anticipo: la società risparmierebbe i 31 milioni netti di stipendio per un anno, mentre il portoghese potrebbe rimettersi in gioco altrove, magari provando a conquistare il quarto campionato in Europa in Francia, al Psg. Al momento si cantano sulle dita di una mano le società che possono permettersi un investimento del genere e non sono ancora arrivate offerte dirette a Mendes, mentre per la Juventus, dopo i considerevoli benefici dal punto di vista del marketing e del fatturato nei primi anni, l’operazione Ronaldo ha fallito gli altri obiettivi.

Juve-Porto, le pagelle: Chiesa fa il veterano, Ronaldo-Morata i peggiori

Dal punto di vista sportivo sono arrivate tre eliminazioni ai quarti contro Ajax e agli ottavi con Lione e Porto, e quest’anno potrebbe interrompersi il ciclo dei 9 scudetto consecutivi. Dal punto di vista finanziario i conti della società negli ultimi 3 anni si sono appesantiti parecchio, fino alla spallata decisiva della pandemia con perdite stimate in 113,7 milioni nel primo semestre 2020-21, e un indebitamento finanziario netto di 357,8 milioni (in miglioramento di 27,4 milioni rispetto al 30 giugno 2020). Ronaldo non è la sola causa dei problemi ma non è stata nemmeno la soluzione individuata da Agnelli e Paratici per rilanciare la Juve in Europa, e ora sono è tutto in discussione, compreso CR7.

 

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 10 Marzo 2021, 15:15

© RIPRODUZIONE RISERVATA