Juve-Roma, i giallorossi vogliono
sfatare il tabù dello Stadium
di Francesco Balzani
«Ora però possiamo battere qualsiasi club del mondo. Lo abbiamo visto a Manchester. Poi il risultato dipenderà da tanti fattori», ha tuonato ieri Pallotta a Roma Radio. Il presidente dopo la trasferta inglese («Sono orgoglioso dei nostri tifosi all'Etihad. Mi hanno riempito gli occhi»), partirà già domani per Torino. Se Roma e Juve si danno battaglia sul campo, infatti, fuori sono diventate amiche e Pallotta è stato invitato da Agnelli per parlare di politica sportiva.
Che Roma e Juve siano il traino del calcio italiano lo pensa anche Sabatini (premiato ieri come manager dell'anno): «Siamo soddisfatti di essere in alto con la Juve. Ma preferirei avere un campionato che esprima altre partite di alto livello. Non abbiamo alcun complesso per i petroldollari, il calcio si può fare anche con altre risorse. Dobbiamo reagire, come stiamo facendo noi e la Juve, e risollevarci». Il ds si è soffermato su Totti e Strootman: «Francesco è intramontabile, per fortuna ci sono le tv a conservarne le gesta. Vuole vincere un trofeo anche se non lo dice. Kevin? Non è sul mercato».
L'assenza dell'olandese e quella di De Rossi costringerà Keita agli straordinari. Il maliano ieri ha suonato la carica: «La Juve? Non è facile ma possiamo battere chiunque, anche il Bayern. Dobbiamo cancellare la parola sconfitta dalla nostra mente». Out Castan e Astori, in dubbio De Sanctis che ha svolto terapia mentre Iturbe, strappato proprio alla Juve, prenderà il posto di Florenzi.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 3 Ottobre 2014, 10:49
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